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26.09.2011 - urbanistica

NUOVA ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE

NUOVA ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato nella seduta di giovedì 28 luglio il PDL n.76 “Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve dei parchi e dei monumenti naturali, nonchè delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi)”.
Il Progetto di legge interviene sia in materia di governance che di efficienza gestionale, riduzione della spesa e semplificazione.
Relativamente alla governance, si propone la trasformazione degli attuali enti gestori in enti pubblici, con la partecipazione obbligatoria, anche in termini contributivi, degli enti locali territorialmente interessati, nonchè di quelli volontariamente aderenti.
La procedura di trasformazione è definita nel dettaglio, così come la previsione di un regime speciale per i Parchi Adamello, Alto Garda Bresciano, Agricolo Sud Milano e Bosco delle Querce che continuano ad essere gestiti secondo le previsioni della rispettiva legge regionale istitutiva.
La trasformazione deriva dalla necessità di rispettare quanto previsto dall’articolo 2, comma 44, della legge 10/2011 (Milleproroghe), che ha qualificato i consorzi costituiti per la gestione degli enti parco come consorzi di funzione, oggetto quindi di soppressione sulla base dell’articolo 2, comma 186, lettera e) della legge 191/2009; l’obbligo di soppressione è escluso solo fino alla data di entrata in vigore di una legge regionale di riordino e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2011.
L’ente gestore sarà organizzato sulla base di un modello che vede la presenza del presidente, della comunità del parco e del consiglio di gestione, oltre che di un direttore e un revisore dei conti. La nuova distribuzione delle competenze tra gli organi del parco è stabilita anche al fine di raggiungere il secondo obiettivo del progetto di legge, ovvero una maggiore efficienza gestionale dell’area protetta.
Quanto alle esigenze di riduzione della spesa, anche a seguito della manovra di luglio del Governo (legge 122/2010), il progetto di legge ipotizza l’esercizio in forma associata o convenzionata, da parte di più parchi, di una serie di funzioni; inoltre, gli enti gestori, su base volontaria, potranno proporre al presidente della Giunta regionale l’accorpamento tra loro.
Relativamente alla semplificazione, la legge definisce procedure semplificate per l’approvazione del piano del parco naturale, che costituirà un titolo specifico del Piano territoriale di coordinamento di parco regionale.
La valorizzazione dei Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) viene attuata attraverso uno specifico articolo della legge, che ne definisce le finalità, le modalità di gestione e istituzione e i compiti dell’ente gestore.
La legge dispone infine l’abrogazione della legge regionale 26/1996, relativa all’organizzazione degli attuali consorzi di gestione delle aree protette.
Il Consiglio regionale ha infine approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale a proporre, entro sei mesi al Consiglio, un progetto di legge che garantisca una fruizione consapevole dei parchi e che promuova la più ampia tutela delle aree protette.


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