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21.09.2016 - ambiente

NUOVO SISTEMA INTEGRATO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE FRA ISPRA E ARPA

(Legge n. 132/2016)

La Legge n. 132 del 28 giugno 2016 (pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 18 luglio 2016 ma in vigore dal 14 gennaio 2017) è volta a istituire un sistema integrato di monitoraggio ambientale di cui faranno parte sia l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) sia le Arpa regionali e la cui attività è finalizzata ad assicurare omogeneità ed efficacia all’attività di controllo sulla qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica (art. 1).

Numerosi ed estremamente ampi e differenziati i compiti attribuiti dall’art. 3 al Sistema nazionale:
– monitoraggio dello stato dell’ambiente e della sua evoluzione tra cui il consumo del suolo;
– controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento;
– attività di ricerca finalizzata all’espletamento delle funzioni assegnate e trasmissione dei dati ai diversi livelli istituzionali che si occupano della materia ambientale e diffusione al pubblico dell’informazione ambientale;
– attività di supporto tecnico nell’individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale nei procedimenti e nei giudizi civili, penali, amministrativi (a difesa degli interessi pubblici);
– supporto tecnico-scientifico per l’esercizio di funzioni amministrative in materia ambientale;
– attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l’irrogazione di sanzioni, nel rispetto delle competenze degli altri enti previste dalla normativa vigente.
Nel provvedimento viene (art. 3 co. 1 lett. c) e art. 3 co. 4) più volte sottolineato che tutti i dati scientifici elaborati dal Sistema nazionale costituiranno riferimento ufficiale e vincolante per le attività di competenza delle pubbliche amministrazioni.
All’Ispra (istituito dal D.L. 112/2008) ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia tecnica, scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, amministrativa, patrimoniale e contabile sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare fermi restando i compiti già ad esso attribuiti dal proprio Statuto (tra cui: attività di ricerca e sperimentazione, assistenza tecnica e scientifica, nonché di informazione, divulgazione, educazione e formazione in materia ambientale, con riferimento alla tutela delle acque, alla difesa dell’ambiente atmosferico, del suolo, del sottosuolo ecc.) sono affidate nuove funzioni di indirizzo e coordinamento al fine di rendere omogenee, sotto il profilo tecnico, le attività del Sistema nazionale.
Tra le nuove funzioni affidate all’Ispra:
– la definizione degli strumenti, delle modalità operative e dei criteri di periodicità e di omogeneità per l’esecuzione delle attività di controllo, tali da garantire una valutazione periodica dei dati esaminati, nonché la definizione di metodologie per le attività di raccolta, valutazione e analisi dei dati ambientali;
– la promozione e il coordinamento della rete nazionale dei laboratori anche ai fini del miglioramento qualitativo delle prove effettuate;
– lo sviluppo e la gestione del sistema nazionale di qualità dei dati di monitoraggio ambientale in conformità agli standard europei;
– l’elaborazione di criteri e di parametri uniformi per lo svolgimento dell’attività conoscitiva nell’ambito della difesa del suolo e della pianificazione di bacino;
– lo svolgimento di ricerche per la prevenzione dei rischi geologici, con particolare attenzione al dissesto idrogeologico;
– la realizzazione e la gestione del Sistema informativo nazionale ambientale di cui all’articolo 11.


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