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28.02.2007 - urbanistica

IN REGIONE LOMBARDIA APPROVATO IL PROGRAMMA PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 2007-2009

IN REGIONE LOMBARDIA APPROVATO IL PROGRAMMA PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 2007-2009 IN REGIONE LOMBARDIA APPROVATO IL PROGRAMMA PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 2007-2009
Con Deliberazione del Consiglio regionale del 5 dicembre 2006 n. VIII/272 è stato approvato il Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) 2007/2009, varato dalla Giunta lo scorso giugno, proposta dall’Assessore alla Casa e Opere Pubbliche Mario Scotti.
Il Piano stanzia 512 milioni di euro nel triennio (cifra che comprende anche i fondi statali), per la realizzazione di 1825 alloggi a canone sociale (destinati a famiglie con grave disagio socio-economico), 1812 alloggi a canone moderato (per famiglie che non sono in condizioni da sostenere i canoni al valore di mercato), 1044 posti letto a locazione temporanea (destinati a studenti, lavoratori, ricercatori, ecc) e 340 posti letto destinati per l’inclusione sociale (detenuti e lavoratori stranieri).
Nello stanziamento sono compresi circa 165 milioni di euro per il Fondo sostegno affitti (è stimato che circa 210 famiglie potranno contare sull’integrazione del canone di locazione privato), la cui gestione verrà sempre più attribuita alla responsabilità degli enti locali,  e 90 milioni per l’acquisto della prima casa (circa 10mila famiglie interessate). Introduce un fondo per l’acquisto delle aree (poco più di 13 milioni di euro) e stanzia quasi 700 mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche.
Tra gli obiettivi si citano anche: contributi economici, aree e formazione per consentire l’autocostruzione della casa a proprietà differita; manutenzione dell’esistente.
Oltre alle misure indicate la Regione intende attivare un fondo, con l’obiettivo di favorire l’apertura a soggetti pubblici e privati in grado di innescare processi generatori di risorse. Tale fondo sarà destinato a realizzare offerta di alloggi in affitto a canoni inferiori a quelli di mercato, attraverso la concessione di agevolazioni per abbattere il costo di mutui assunti per costruire tali alloggi, e le necessarie risorse potranno trovare copertura sul Fondo Unico per gli investimenti previsto nel bilancio pluriennale regionale per gli anni 2007/2009.
Il nuovo PRERP, pur sostenendo soltanto gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica in locazione, promuoverà l’integrazione urbana e sociale degli interventi attraverso la promozione dell’offerta abitativa (locativa e in proprietà) in modo da:
– soddisfare tutte le esigenze abitative;
– realizzare il mix sociale;
– realizzare una leva finanziaria finalizzata all’ERP.
Viene specificato che in questo articolato quadro anche la locazione con patto di futura vendita costituisce un elemento positivo in quanto risponde ad alcune necessità di flessibilità connesse al nuovo modello di sviluppo ed anche al soddisfacimento di quel particolare segmento del fabbisogno costituito da famiglie di giovani, con lavoro atipico, le quali non sono ritenute dal sistema creditizio sufficientemente solvibili e quindi sopportano un aggravio di oneri nell’attivazione di mutui fondiari.
Avendo verificato i limiti del “bando” quale strumento attuativo classico, la Regione ha inteso incentivare il ricorso allo strumento dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST), a cui viene data la priorità. Si tratta di uno strumento di programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di un’intesa istituzionale di programma per la definizione di interventi di interesse generale, diretto ad integrare le diverse politiche regionali.
Esso potrà prevedere :
1) integrazione delle risorse allocate sui singoli AQST già sottoscritti, sulla scorta delle richieste aggiuntive formulate dai Comuni in relazione a fabbisogno e disponibilità di aree e immobili;
2) programmi di interventi a valenza strategica anche a livello sovracomunale, con particolare riferimento ai Comuni con fabbisogno in aumento, elevato, critico e acuto;
3) programmi in comuni a fabbisogno in aumento che prevedano:
a) interventi anche di piccole dimensioni e/o manutentivi purchè favoriscano la differenziazione dell’utenza all’interno del singolo insediamento;
b) intervento su unità alloggiative disseminate sul territorio, purchè fortemente integrate con altri servizi a carico dell’ente locale;
c) interventi con minor intensità di aiuto per unità di superficie per una qualsiasi delle tipologie locative di ERP;
4) interventi per particolari fasce di utenza.
Viene incentivato il ricorso ai contratti di quartiere, da utilizzarsi in altri quartieri urbani degradati, in quanto giudicata positiva esperienza della passata legislatura. Si tratta di uno strumento di governo locale delle politiche abitative delle realtà urbane consolidate, capace di integrare fra loro politiche abitative, di welfare, sicurezza, formazione e lavoro.
Tra gli strumenti si cita l’autoristrutturazione: per favorire la mobilità relativa agli interventi sugli alloggi esistenti si potrà utilizzare lo strumento dell’esclusione di alloggi dall’ERP, nei limiti consentiti dalle vigenti norme, collegandolo con la procedura di autoristrutturazione.
Viene previsto a titolo sperimentale la creazione del Fondo acquisto aree. Poiché nei Comuni  a fabbisogno medio e basso gli strumenti di programmazione, tipici delle realtà urbane caratterizzate da forte tensione abitativa, possono non essere adeguati ad affrontare le punte acute di fabbisogno abitativo la Regione costituirà un Fondo di rotazione per l’acquisto di aree o immobili da destinare ad alloggi per l’Edilizia Residenziale Pubblica.
L’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa, come principale strumento di supporto informativo utile per la programmazione regionale, dovrà essere integrato e coordinato con altri osservatori per una maggiore sua efficacia.
L’attuazione del PRERP avverrà attraverso programmi annuali, che dovranno prevedere
la ricognizione degli interventi ammessi a finanziamento per l’anno di riferimento, una verifica dello stato di avanzamento di ciascuna misura, gli eventuali adeguamenti programmatici e di stanziamento.
Sul fronte delle iniziative di carattere legislativo il piano regionale sottolinea come rimangano ancora da definire alcuni strumenti, per supportare e qualificare il nuovo sistema di edilizia residenziale pubblica.
Si tratta di provvedimenti con riflessi non indifferenti per gli operatori del settore:
– la disciplina dei canoni di locazione (questo soprattutto nella prospettiva del canone moderato, sociale e della locazione temporanea). La modifica del regime dei canoni dovrebbe favorire l’uscita dall’ERP dei soggetti che possono spostarsi sul mercato;
– la semplificazione – relativamente alle procedure di assegnazione nell’ambito del canone moderato e, in generale, alle procedure per avvalersi del servizio casa – e responsabilizzazione dei soggetti attuatori, attraverso un sistema di accreditamento per la partecipazione dei diversi attori al sistema regionale dell’edilizia residenziale pubblica;
– le semplificazioni urbanistiche, attribuendo agli operatori dell’edilizia residenziale pubblica semplificazioni di procedure, in caso di interventi non conformi al PRG, e benefits volumetrici nelle more delle adozioni dei Piani di Governo del Territorio;
– la valorizzazione del patrimonio ERP (in funzione della sua cessione);
– il riassetto delle ALER;
– la definizione di un Testo Unico per l’edilizia residenziale pubblica
E’ possibile richiedere il testo del Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) 2007/2009 agli uffici del Collegio Costruttori.


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