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06.11.2018 - tributi

INTERPELLI E CONSULENZE GIURIDICHE- DAL 1° SETTEMBRE 2018 PIÙ TRASPARENZA PER IL CONTRIBUENTE

Da settembre 2018 il contribuente avrà un accesso più ampio alle posizioni interpretative adottate dall’Agenzia delle Entrate. Infatti, a partire dal 1° settembre prossimo le risposte rese dall’Amministrazione Finanziaria a tutti i tipi di interpello e alle richieste di consulenza giuridica saranno oggetto di pubblicazione. Questo renderà più facile conoscere gli orientamenti dell’Agenzia sull’interpretazione della normativa fiscale e risolvere preventivamente i dubbi legati all’applicazione delle norme.
Questo è quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento n.185630 del 7 agosto 2018 che, in ossequio al principio di trasparenza dell’azione amministrativa, ha inteso garantire al contribuente la più ampia conoscenza dei propri orientamenti.
In sostanza, ferma restando la pubblicazione, sotto forma di circolari e risoluzioni, per i casi di interpello previsti dall’art. 11, co. 6, della legge 212/2000 (cd. Statuto del contribuente) ovvero quelli di maggior rilevanza [1], l’Agenzia dispone l’ulteriore pubblicazione delle risposte rese a partire dal 1° settembre 2018:
► a tutte le istanze di interpello previste dall’art. 11 dello Statuto del Contribuente (sull’applicazione e l’interpretazione di disposizioni tributarie, a fini probatori per l’adozione di specifici regimi fiscali, a fini disapplicativi e antiabuso);
► alle istanze di interpello sui nuovi investimenti cui all’art. 2 del DLgs 147/2015[2];
► alle istanze di consulenza giuridica cd. “esterna”.
Restano escluse, per garantire la tutela dei dati personali, le risposte rese agli interpelli presentati ai sensi dell’art.24-bis del Tuir (DPR 917/1986) inerenti l’esercizio dell’opzione per l’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia.
Il provvedimento prevede, inoltre, modalità diversificate a seconda della tipologia di documenti. Le circolari e le risoluzioni saranno inserite nella banca dati del servizio di documentazione economica e finanziaria, le risposte agli interpelli e i documenti di sintesi in apposita sezione del sito internet dell’Agenzia.

Note:
[1] Cfr. art. 11, comma 6, della L. 212/2000 “L’amministrazione provvede alla pubblicazione mediante la forma di circolare o di risoluzione delle risposte rese nei casi in cui un numero elevato di contribuenti abbia presentato istanze aventi ad oggetto la stessa questione o questioni analoghe fra loro, nei casi in cui il parere sia reso in relazione a norme di recente approvazione o per le quali non siano stati resi chiarimenti ufficiali, nei casi in cui siano segnalati comportamenti non uniformi da parte degli uffici, nonché in ogni altro caso in cui ritenga di interesse generale il chiarimento fornito. Resta ferma, in ogni caso, la comunicazione della risposta ai singoli istanti”.
[2] Le imprese che intendono effettuare investimenti nel territorio dello Stato di ammontare non inferiore a 30 milioni di euro e che hanno ricadute occupazionali significative in relazione all’attività in cui avviene l’investimento e durature possono presentare all’Agenzia delle entrate un’istanza di interpello in merito al trattamento fiscale del loro piano di investimento e delle eventuali operazioni straordinarie che si ipotizzano per la sua realizzazione, ivi inclusa, ove necessaria, la valutazione circa l’esistenza o meno di un’azienda.


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