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01.03.2019 - urbanistica

SENTENZE DI INTERESSE SU CATASTO, CONDONI E AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE

Si riportano di seguito le ultime sentenze del Consiglio di stato.

Consiglio di stato, sez. 4, sentenza del 19 febbraio 2019 n. 1178

La sentenza evidenzia che l’atto di riclassamento e di revisione delle rendite catastali di unità immobiliari comprese nelle microzone di cui al DPR 138 del 1998, emanato dall’Agenzia delle Entrate, è immediatamente impugnabile davanti al giudice amministrativo, per invocarne la nullità, in quanto atto amministrativo generale lesivo, conclusivo di un procedimento e non endoprocedimentale, nel quale sussiste l’attualità dell’interesse ad agire contro di esso. Di conseguenza il termine per l’impugnazione decorre dal momento della sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, in quanto non richiede la comunicazione individuale, e sul sito internet il quale, ai sensi dell’art. 1, comma 361, della l. n. 244 del 2007, tiene luogo della pubblicazione del medesimo nella Gazzetta Ufficiale.

Consiglio di Stato, sez. 6, Sentenza 18 febbraio 2019, n. 1103

Ad una edificazione realizzata sine titulo, non può per ciò stesso -e solo per questo- essere ragionevolmente negato il permesso di dotarsi di impianti di scarico delle acque bianche e nere. Le lentezze amministrative caratterizzano i processi di individuazione e di eliminazione degli immobili sine titulo ovvero di conclusione dei procedimenti di sanatoria riguardanti tali immobili. A ciò si aggiungono gli ulteriori tempi, spesso lunghi, necessari ad eliminare fisicamente gli immobili per i quali neppure ricorrono i presupposti per una sanatoria. Tali lentezze nel complesso aggravano sensibilmente le condizioni dell’ambiente e del territorio in conseguenza del fatto che in edificazioni abusive, non essendo dotate di impianti di smaltimento dei reflui, questi ultimi non possono avere altro destino che disperdersi «tal quali nel terreno e nell’ambiente».

Consiglio di Stato, Sez. 6, Sentenza 12 febbraio 2019, n. 1014

In questa sentenza si sottolinea come il provvedimento con cui si ingiunge la demolizione di un immobile abusivo perché realizzato senza titolo abbia natura vincolata e come tale è sufficientemente motivato con il semplice riferimento al fatto storico dell’esistenza della costruzione e al dato giuridico del suo carattere abusivo.

Consiglio di Stato, Sez. 6, Sentenza 4 febbraio 2019, n. 854

In questa sentenza viene ribadito che la Soprintendenza ha il potere di annullare il nulla osta paesaggistico rilasciato dal Comune per qualsiasi vizio di legittimità della valutazione formulata dall’ente territoriale, compreso l’eccesso di potere; l’unico limite previsto è costituito dal divieto di procedere ad un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall’ente competente, tale da comportare la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito.

 

 


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