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15.12.2025 - ambiente

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi CAM Edilizia

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale 24 novembre 2025 vengono aggiornati i Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia. I nuovi CAM diventeranno obbligatori per i contratti pubblici di progettazione e lavori a partire dal 2 febbraio 2026, sostituendo definitivamente quelli del 2022 e allineandosi al Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 36/2023.

La nuova disciplina si applica ai bandi e agli inviti pubblicati o inviati dopo l’entrata in vigore del decreto. È previsto un regime transitorio limitato agli appalti integrati basati su PFTE validati secondo le vecchie regole o agli appalti di lavori fondati su progetti esecutivi validati ai sensi del DM 256/2022, a condizione che il bando o l’invito sia pubblicato entro tre mesi dalla validazione del progetto. Decorso tale termine, si applicano automaticamente i nuovi CAM. Una novità rilevante è l’estensione dell’obbligo anche ai soggetti privati che realizzano opere di urbanizzazione a scomputo del contributo per il permesso di costruire.

Il decreto rafforza il ruolo della progettazione, imponendo che i criteri ambientali siano considerati fin dalle fasi iniziali e richiamati espressamente nel Documento di Indirizzo alla Progettazione. Già dal PFTE, i costi devono tenere conto dei requisiti ambientali dei prodotti e della gestione sostenibile del cantiere. Il progettista è tenuto a redigere una Relazione CAM di progetto, nella quale deve essere descritta l’applicazione dei criteri e motivata l’eventuale applicazione parziale.

In materia di materiali, vengono introdotti nuovi requisiti sul contenuto minimo di riciclato, con una percentuale generalmente fissata al 30 per cento. Per calcestruzzi e prefabbricati in calcestruzzo è previsto un periodo transitorio di 36 mesi, durante il quale il contenuto di riciclato potrà essere attestato in forma aggregata. Sono inoltre ampliate le certificazioni ammesse.

La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione viene rafforzata attraverso l’introduzione di due nuovi piani obbligatori, uno in capo al progettista e uno all’impresa, finalizzati a garantire la tracciabilità e il raggiungimento dell’obiettivo minimo del 70 per cento di rifiuti avviati a recupero.

Infine, i CAM 2026 ampliano l’ambito dei criteri ESG e rafforzano gli obblighi di formazione del personale di coordinamento in cantiere sulle procedure di riduzione degli impatti ambientali, con obbligo di documentazione da trasmettere alla Direzione Lavori prima dell’avvio delle attività.

Gli uffici di Ance Brescia restano a disposizione per ulteriori informazioni

Allegato: Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi CAM Edilizia


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