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06.10.2025 - lavori pubblici

PROPOSTA DI REVISIONE DEL PNRR – LE COMUNICAZIONI IN PARLAMENTO DEL MINISTRO FOTI E I PROSSIMI PASSI PER L’APPROVAZIONE DA PARTE DELL COMMISSIONE EUROPEA

Ance Brescia informa che Ance ha fatto sapere che lo scorso 26 settembre la Cabina di regia PNRR ha approvato la Proposta di revisione del Piano, formulata in attuazione delle indicazioni fornite dalla Commissione europea nella comunicazione NextGenerationEU – The road to 2026, adottata il 4 giugno 2025.

La proposta, dopo la discussione in Parlamento, verrà presentata alla Commissione europea, per la valutazione e la successiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea.

Il Ministro per le politiche UE Tommaso Foti ha svolto le comunicazioni al Senato e alla Camera in

relazione alle modifiche al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Tra i punti di interesse si segnala quanto segue.

Ad oggi il PNRR ha in attivo interventi finanziati nel numero di 447.460: sono stati conclusi 294.597 interventi, 28.128 sono in fase di conclusione e 106.214 sono in corso. Nell’insieme vi è un 96% di progetti pienamente attivi, con un impegno di spesa di 148 miliardi.

Per quanto riguarda la rendicontazione delle spese al 31 agosto 2025, abbiamo 86 miliardi rendicontati, perché sono comunque impegnati, 20 miliardi e poco più di quelli che sono gli strumenti finanziari e le facility, che ovviamente non vengono rendicontate in questa fase.

Quanto agli strumenti finanziari, l’obiettivo degli stessi non è la realizzazione delle opere che con essi vengono finanziati, ma la stipula dei contratti con i beneficiari finali, sicché non vi è un tema relativo alla spesa, se non quando la stessa è verificata, e non vi è un termine per la conclusione degli interventi. Dall’assorbimento della spesa, quindi, vanno esclusi nell’ordine: gli strumenti finanziari e le facility, i ribassi d’asta e le economie su tutte le misure del PNRR.

Si è lavorato anche per la certificazione del raggiungimento degli obiettivi dell’ottava rata, che rappresentano circa 40 obiettivi nell’insieme e una liquidazione che dovrebbe avvenire entro alla fine del mese di novembre, perché Ecofin si tiene quindici giorni prima, con la liquidazione dell’ottava rata pari a 12,3 miliardi. Il che porterebbe ad una situazione che vedrebbe 153 miliardi di euro incassati su 194,4 miliardi di euro (che è la complessità del piano), pari al 78 per cento delle risorse che sono state ipotizzate nei 194,4 miliardi.

E’ stata presentata una comunicazione della Commissione europea in cui non sono concesse proroghe e in cui sono scadenzate tutte le incombenze che devono essere assolte entro il 2026: la rendicontazione entro il 30 agosto 2026; l’invio della liquidazione della decima rata entro il 30 settembre 2026; l’erogazione in relazione agli obiettivi raggiunti nell’ultima rata da parte della Commissione che deve avvenire entro il 31 dicembre 2026.

La Commissione europea ha allora ipotizzato una serie di misure lasciando ai singoli Stati la discrezionalità di accedere alle stesse. Tra queste vi è il rafforzamento delle misure esistenti, e l’Italia ha accolto tale proposta; la rimodulazione delle risorse per quanto riguarda misure non attuabili nei tempi detti e l’Italia ha accettato questa proposta; l’utilizzo di strumenti finanziari – saranno cinque quelli presentati in questa proposta di riformulazione del Piano – che l’Italia ha accettato; il trasferimento di risorse al comparto nazionale del

programma InvestEU.

 

Quanto alle singole misure:

– il programma GOL aveva tre obiettivi: il primo è di 3 milioni di persone prese in carico ed è stato raggiunto. L’obiettivo di 300.000 persone formate digitalmente è stato raggiunto. Poi invece vi è un obiettivo di 800.000 formati, per il quale la ricognizione con le singole Regioni ha fornito un dato, al 31 luglio, pari a 484.000 formati;

– per quanto concerne le imprese, aver voluto in modo estremo disciplinare Industria 5.0 avrebbe potuto consentire un maggior assorbimento della misura se fossero stati dati dei termini di proroga della stessa che invece vengono mantenuti al 31 dicembre 2025. In relazione alla comunicazione della Commissione, è stata

incrementata la dotazione finanziaria di 4.0, già prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza;

– per quanto riguarda il MIT, occorre vedere se la Commissione accetterà ancora una richiesta di proroga, ma di fatto si dubita che ciò possa accadere per quanto riguarda alcuni PINQuA, il cui finanziamento viene compensato sul Piano nazionale complementare. Anche in questo caso è un’operazione che serve per evitare che l’obiettivo non sia raggiunto;

-sulle infrastrutture idriche c’è una ultra-compensazione. Si è ipotizzato un taglio nell’ordine di 400 milioni; è comunque una proposta che deve essere discussa pienamente con gli uffici della task force della commissione europea;

– alloggi universitari: ad oggi si registrano oltre 60.000 richieste da parte di persone che mettono a disposizione i loro immobili, ma è anche altrettanto chiaro che, entro i termini previsti dalla misura, cioè giugno 2026, soltanto 30.000 dei 60.000 posti previsti possono raggiungere questa scadenza. È stato creato uno strumento finanziario per consentire, nel breve periodo, di raggiungere pienamente questo obiettivo, che quindi porterà a effettivi 60.000 i posti degli alloggi universitari. Prima dell’avvio del PNRR, i posti universitari disponibili erano 40.000. Al termine di questa misura saranno 100.000;

Lo strumento delle comunità energetiche non funziona per una ragione, sostanzialmente. La questione degli aiuti di Stato ha fatto sì che il finanziamento, ipotizzato al 100 per cento, è stato ridotto al 40 per cento. Ad oggi, la valutazione che viene effettuata, di uno strumento che aveva 2,2 miliardi a disposizione, è pari a 200

milioni.

 

Per quanto riguarda i prossimi passi, si segnala che entro l’8 ottobre dovrà avvenire la finalizzazione e l’invio formale della proposta di revisione alla Commissione europea, mentre entro il prossimo 23 ottobre dovrà avvenire l’approvazione preliminare della proposta da parte della Commissione europea. Entro il 13 novembre dovrà avvenire, invece, l’approvazione della proposta da parte dell’ECOFIN.

 

Gli uffici di Ance Brescia rimangono a disposizione per eventuali chiarimenti.


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