OBIETTIVO DOMANI – ALLARME ANCE SUL FUTURO DEL SETTORE E LE PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE PER IL MERCATO DEI LAVORI PUBBLICI DOPO IL 2026.
Ance Brescia, facendo seguito a quanto già pubblicato sul tema, comunica che lo scorso mercoledì 12 novembre si è svolto a Roma il convegno Ance sulle opere pubbliche da titolo “Obiettivo Domani”.
L’evento, che ha tracciato un bilancio del PNRR e un possibile scenario delle prospettive e problematiche per il post-PNRR, attraverso gli interventi di esponenti delle istituzioni, della politica, giuristi ed esperti.
I temi intorno ai quali si è sviluppato il convegno, infatti, sono legati a dare risposte a queste domande: Cosa fare per non arrestare la crescita? In che modo evitare di disperdere l’eredità del Pnrr? In che modo la programmazione degli investimenti in un mercato delle opere pubbliche aperto e competitivo può contribuire ad evitare un pericoloso ritorno al passato? Quando e con quali risorse si potrà pagare il caro materiali, passato, presente e futuro?
I lavori sono stati aperti dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha riconosciuto il contributo “importantissimo” che le imprese del settore “stanno dando alla trasformazione e rigenerazione della città”.
Sul fronte del caro-materiali, la Presidente Federica Brancaccio e il Vicepresidente Luigi Schiavo hanno ribadito che il problema riguarda il 70% dei cantieri delle opere in corso (di cui un terzo dei cantieri Pnrr) che devono fare i conti con aumenti dei prezzi che vanno dal 30 fino, in alcuni casi, al 65%.
“Le imprese devono ancora ricevere circa 1,7 miliardi di euro già certificati relativi all’ultimo trimestre 2024 e ai primi 5 mesi del 2025. Rispetto alle risorse stanziate, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture, per coprire il calo materiali del 2024 e di tutto il 2025 mancano all’appello 2,265 miliardi”.
C’è la necessità di rifinanziare a misura del mercato “i costi di realizzazione delle opere appaltate negli anni passati, che sono tutt’ora in esecuzione. In molti casi i prezzi risultano ancora superiori del 30-40% rispetto a quelli di aggiudicazione. Si tratta di lavori che in assenza di interventi mirati rischiano di ritrovarsi in un vuoto di tutela”.
Nel corso del convegno Ance ha messo nero su bianco le sue proposte:
– stabilizzare fino alla fine dei lavori il meccanismo previsto per fronteggiare il caro-materiali;
– superare la totale esenzione dell’obbligo di esternalizzazione per i concessionari operanti nei settori speciali fissando una quota minima analoga a quella prevista per i settori ordinari con l’obiettivo di garantire apertura del mercato e parità di trattamento;
– attualizzare l’incidenza percentuale delle spese generali;
– garantire la reale aderenza dei prezzari ai valori di mercato;
– vietare la richiesta di opere aggiuntive in sede di offerta economicamente più vantaggiosa anche quando l’appalto è su Pfte;
– porre regole e limiti effettivi all’ “all” in house;
– intervenire sul Cct, l’istituto fondamentale per la corretta esecuzione delle opere al fine di efficientarlo ancora di più.
Altro grande tema di discussione, è stato quello della concorrenza negli appalti pubblici.
Nel 2024 sono stati registrati circa 62.000 appalti di lavori pubblici per un valore di quasi 61 miliardi di euro. Il 90% degli appalti è stato assegnato senza un reale confronto concorrenziale per un valore di quasi 20 miliardi: il 52,4% tramite affidamenti diretti e il 35,2% con procedura negoziata senza bando. Solo il 7,8% degli appalti ha seguito una procedura aperta, evidenziando una limitata competizione nel settore.
Un argomento affrontato dal presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, che ha sottolineato l’attività di “vigilanza collaborativa” della sua authority, evidenziando anche la necessità di utilizzare i prossimi mesi per “preparare un ecosistema in grado di guardare oltre al Pnrr”.
Un orizzonte tracciato anche da Carlo Deodato, segretario generale presidenza Consiglio dei ministri, che ha ricordato l’importanza del capitolo del Pnrr dedicato alla riforma degli appalti pubblici.
Hanno preso parte alla prima sessione del mattino, tra gli altri:
- Luigi Carbone, Presidente IV Sezione Consiglio di Stato,
- Paolo Grasso, Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini,
- Elena Griglio, Capo Ufficio legislativo Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti,
- Erica Mazzetti, Commissione Ambiente Camera dei deputati Gruppo FI,
- Massimo Milani, Commissione Ambiente Camera dei deputati Gruppo Fdl,
- Tilde Minasi, Capogruppo Lega in Commissione Ambiente Senato della Repubblica,
- Agostino Santillo Vicepresidente Commissione Ambiente Camera dei deputati Gruppo M5S,
- Massimo Sessa, Presidente Consiglio Superiore Lavori Pubblici,
- Marco Simiani. Capogruppo PD in Commissione Ambiente Camera dei deputati
A concludere la prima parte del convegno l’intervento del viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi che ha sottolineato l’importanza dell’esperienza del Pnrr anche nella definizione del nuovo codice degli appalti.
Non meno interessante il dibattito pomeridiano, centrato soprattutto sul tema della concorrenza, con la partecipazione di
- Carlo Stagnaro, Direttore Ricerche e Studi Istituto Bruno Leoni.
- Francesco Sciaudone, Professore e avvocato Managing Partner GA Alliance
- Arturo Cancrini, Professore Università Tor Vergata e avvocato Cancrini e Partners,
- Francesco Anglani, Avvocato partner BonelliErede,
- Aldo Isi. Amministratore delegato Rete Ferroviaria Italiana,
- Vito Meli, Responsabile Dipartimento concorrenza ACCM,
- Vincenzo Nunziata, Presidente Aeroporti di Roma,
- Raffaella Paita, Presidente Gruppo Italia Viva Senato della Repubblica,
- Aristide Police, Professore Università Luiss e avvocato Police & Partners,
- Anna Romano, Professore e avvocato name partner Satta Romano & Associati.
Per vedere i singoli interventi potete cliccare sui link in alto, uno dedicato alla sessione mattutina e uno alla sessione pomeridiana.
Sessione mattutina – https://youtu.be/c3j7ZTIgnTU
Sessione pomeridiana – https://youtu.be/HndrX2brSq0
In allegato, si pubblicano, invece, l’opuscolo consegnato durante l’evento che riassume le proposte dell’Ance per il mercato dei lavori pubblici dopo il 2026 e le schede stampa dell’evento.
Gli uffici di Ance Brescia rimangono a disposizione per eventuali chiarimenti.
ALLEGATI:
Le_proposte_Ance – Obiettivo Domani 12 11 2025
Scheda_stampa_Obiettivo_Domani_12_novembre 2025
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