Il settore delle costruzioni si avvia verso un nuovo ciclo di mercato, segnato dalla fine dei grandi booster che negli ultimi anni ne hanno sostenuto la crescita. Il principale è il PNRR, che terminerà il 31 agosto 2026: dei 190 miliardi previsti, metà erano destinati all’edilizia. La sua chiusura lascerà un vuoto significativo, solo parzialmente compensato dalle residue risorse del Piano Nazionale Complementare e dai Fondi strutturali europei, il cui impatto sul settore sarà però molto più limitato.
Il XXXIX Rapporto CRESME analizza cosa accadrà al mercato senza questa spinta straordinaria. Dopo il rimbalzo del 2021-2022, il PIL italiano è tornato a crescere solo marginalmente, mentre la spinta agli investimenti si è indebolita dal 2024. Nonostante ciò, il mercato ha mostrato una certa resilienza: la chiusura dei superbonus ha ridotto drasticamente gli investimenti sull’efficienza energetica (da 46 miliardi nel 2022 ai 6 progettati per il 2025), ma l’intera riqualificazione ha retto meglio del previsto.
Parallelamente, il mercato immobiliare residenziale è ripartito tra 2024 e 2025, sostenuto dagli incentivi ordinari ancora in vigore. Tuttavia, l’incertezza sulla direttiva europea sugli edifici limita una delle traiettorie di crescita potenziale del settore. Rimangono comunque rilevanti i temi “casa” e “rigenerazione urbana”, destinati a diventare mercati concreti anche grazie all’interesse di investitori nazionali e internazionali, pur con le incognite legate alla “questione milanese”.
La complessità del momento emerge anche dalla diversa dinamica dei comparti della filiera: alcuni settori vivono picchi di fatturato fino al 2026, altri sono in contrazione dal 2023. La filiera lunga delle costruzioni, caratterizzata da processi lenti e inerziali, genera reazioni sfasate rispetto alle onde di investimento.
A complicare la lettura del mercato si aggiungono le tensioni inflattive, che alterano il rapporto tra valori nominali e quantità reali prodotte. In questo quadro incerto, il Rapporto CRESME diventa uno strumento fondamentale per interpretare i segnali, orientare le strategie e comprendere l’impatto delle innovazioni in corso: metodi costruttivi moderni, digitalizzazione e Intelligenza Artificiale, che ridisegnano l’organizzazione e la produttività del settore.
Ance Brescia e CAPE – Cassa Assistenziale Paritetica Edile di Brescia sostengono l’edizione 2025, garantendo ai propri Soci la partecipazione gratuita, con iscrizione tramite il link inviato alle imprese. Gli uffici sono a disposizione per ulteriori informazioni.
PROGRAMMA – 3 dicembre 2025
- 12:30 Light lunch
- 13:45 Registrazione partecipanti al convegno
- 14:00 Apertura dei lavori. Giorgio Santilli – Direttore DIAC, Diario Infrastrutture e Ambiente Costruito
- 14:10 Presentazione del XXXIX Rapporto Congiunturale e Previsionale Cresme. Lorenzo Bellicini – CRESME
- 17:00 Chiusura della presentazione