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Servizio Tecnico - referente: dott.ssa Sara Meschini
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01.04.2022 - lavori pubblici

RISCRITTURA CODICE DEI CONTRATTI E PNRR – ILLUSTRAZIONE CONTENUTI DEL DDL DELEGA APPALTI DOPO IL VIA LIBERA DAL SENATO E L’AVVIO DELL’ ITER ALLA CAMERA.

 

Ance Brescia comunica che il Senato ha approvato nei giorni scorsi il DDL che delega il Governo a riformare il Codice dei contratti pubblici (disegno di legge C3514), fissandone i principi e ha preso, pertanto, avvio alla Camera la seconda lettura del testo come al momento approvato.

La Commissione Lavori Pubblici ha approvato, infatti, una trentina di emendamenti, in larga parte sostenuti trasversalmente da tutti i Gruppi parlamentari, alcuni dei quali nel senso auspicato da ANCE nell’ audizione del 19 ottobre 2021.

Si tratta, in particolare, dei seguenti:

-divieto di sorteggio nelle procedure negoziate, “se non in presenza di situazioni particolari e specificamente motivate” (lett. d);

-razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, individuando le fattispecie che configurano l’illecito professionale (lett. l);

-obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara, negli avvisi e inviti, un regime obbligatorio di revisione dei prezzi “al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento della formulazione dell’offerta” (lett. f);

–ridefinizione della disciplina delle varianti in corso d’opera, nei limiti previsti dall’ordinamento europeo, in relazione alla possibilità di modifica dei contratti durante la fase dell’esecuzione (lett. s);

–revisione del sistema delle garanzie fideiussorie per la partecipazione ed esecuzione dei contratti pubblici, prevedendo in relazione alle garanzie dell’esecuzione dei contratti la possibilità di sostituire le stesse mediante l’effettuazione di una ritenuta di garanzia proporzionata all’importo del contratto in occasione del pagamento di ciascun Stato Avanzamento Lavori (lett. aa);

– semplificazione delle procedure di pagamento da parte delle stazioni appaltanti del corrispettivo contrattuale, anche riducendo gli oneri amministrativi a carico delle imprese (lett. gg);

-previsione di un regolamento scritto in relazione alle diverse tipologie di contratti pubblici (lett. a);

-tutela delle PMI con la possibilità di procedere alla suddivisione degli appalti in lotti sulla base di criteri qualitativi o quantitativi e il divieto di accorpamento artificioso dei lotti (lett. c).

L’obiettivo della riforma del codice degli appalti è quello di ridurre drasticamente e razionalizzare le norme in materia di contratti pubblici armonizzando ulteriormente la disciplina interna con il diritto comunitario. Il DDL delega appalti è stato strutturato al fine di assicurare un riordino e una rivisitazione complessiva del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016) rispetto al quale, nel corso degli anni, sono state introdotte diverse modifiche, anche attraverso numerosi provvedimenti d’urgenza, che hanno profondamente modificato l’originario impianto del Codice stesso.

L’adozione di questa riforma rientra tra gli impegni recentemente assunti dal Governo con il Pnrr. Quella sui contratti pubblici è una riforma prioritaria le cui scadenze sono fissate dal PNRR:

–30 giugno 2022 entrata in vigore della legge delega;

–30 marzo 2023 entrata in vigore del decreto legislativo attuativo. Su tale termine è lo stesso DDL ad accelerare i tempi, fissando a 6 mesi l’esercizio della delega:

– 30 giugno 2023 ‘entrata in vigore di tutte le altre normative (primarie e sub primarie, nonché di diritto privato) per la revisione del sistema degli appalti pubblici;

– 31 dicembre 2023, pieno funzionamento del sistema nazionale di e-procurement.

Per quanto riguarda l’entrata il vigore, si ricorda che il DDL non produrrà alcun effetto sin quando non sarà approvato dal Parlamento che ne potrà cambiare completamente i contenuti prima di trasformarlo in legge dello Stato, la quale dovrà poi nuovamente essere bollinata definitivamente dalla Ragioneria Generale dello Stato su un testo che dovrà essere controfirmato dal Capo dello Stato ed inviato alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione. Solo allora la norma entrerà in vigore, o meglio farà scattare il procedimento che porterà agli svariati decreti attuativi.

In allegato, si pubblica il testo approvato dal Senato e in discussione in questi giorni alla Camera.

IN ALLEGATO

Testo_approvato_dal_Senato_DDL Delega Appalti_

 


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