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01.12.1999 - tecnica

CONTRATTO DI APPALTO – RESPONSABILITA’ RISARCITORIA DELL’APPALTATORE

CONTRATTO DI APPALTO – RESPONSABILITA’ RISARCITORIA DELL’APPALTATORE CONTRATTO DI APPALTO – RESPONSABILITA’ RISARCITORIA DELL’APPALTATORE
(Cass. Civ., Sez. III, 4/6/1999, n. 5455)

L’appaltatore risponde nei confronti dei terzi dei danni che siano derivati dall’inosservanza delle regole tecniche e dalla comune diligenza, anche quando l’opera sia compiuta sotto il controllo di un direttore dei lavori (salvo l’eventuale concorso di colpa fra direttore dei lavori o committente ed appaltatore), a meno che l’appaltatore non abbia agito quale “nudus minister”, ossia senza alcuna libertà di determinazione e di decisione.
La massima in epigrafe è conforme al consolidato orientamento giurisprudenziale del S.C., che afferma la responsabilità dell’appaltatore per i danni derivati dall’inosservanza delle regole tecniche e della comune diligenza, anche se l’opera sia compiuta sotto il controllo di un direttore dei lavori ed anche se l’inosservanza dipenda da fatti ascrivibili al direttore medesimo o a difetto del progetto od anche quando si ricolleghi alle direttive impartite dal committente, giacché tali circostanze, idonee a configurare un concorso di colpa tra direttore dei lavori (o committente) ed appaltatore, non giustificano l’esonero di responsabilità di quest’ultimo, a meno che non abbia agito quale nudus minister senza alcuna libertà di determinazione e di decisione (a puro titolo esemplificativo, si vedano Cass. 23 aprile 1997 n. 3520, in Foro it., Rep. 1997, voce Appalto, n. 32; Cass. 11 aprile 1991, n. 3801, id., Rep. 1991, voce cit., n. 22; Cass. 16 maggio 1987, n. 4518, in Riv. dir. comm., 1988, II, 41).
Alla stregua di tali principi, la S.C. ha confermato la sentenza dei giudici di merito, che avevano condannato l’impresa appaltatrice dei lavori di rifacimento di una sede stradale a risarcire i danni sofferti dalla S.I.P., per il danneggiamento degli impianti telefonici siti nel sottosuolo, disattendendo la tesi del destinatario della pretesa risarcitoria, secondo il quale, poiché lo scavo era stato effettuato alla profondità stabilità nel capitolato d’appalto, la responsabilità gravava sull’ente pubblico committente.


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