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01.05.2000 - tributi

MAGAZZINO – COEFFICIENTI DI MAGGIORAZIONE PER ADEGUARE LE ESISTENZE INIZIALI

MAGAZZINO – COEFFICIENTI DI MAGGIORAZIONE PER ADEGUARE LE ESISTENZE INIZIALI MAGAZZINO – COEFFICIENTI DI MAGGIORAZIONE PER ADEGUARE LE ESISTENZE INIZIALI
(D.M.- Finanze – 23/3/00)
Sono stati approvati i coefficienti di maggiorazione da utilizzare per l’adeguamento delle esistenze iniziali dei beni ai fini della regolarizzazione del magazzino prevista dalla finanziaria 2000 (art. 7, commi da 9 a 11, legge n. 488/1999).
Nell’allegato al decreto ministeriale di approvazione è stata riportata la tabella delle classi di attività economica, con il valore del coefficiente o l’indicazione “esclusa”.
I coefficienti di maggiorazione devono essere utilizzati dagli esercenti attività d’impresa, nei confronti dei quali trovano applicazione gli studi di settore approvati entro il mese di marzo 2000 o, in mancanza, i parametri, per determinare l’imposta sul valore aggiunto e l’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche e dell’imposta regionale sulle attività produttive dovute, in caso di eliminazione di valori relativi alle esistenze iniziali dei beni di quantità o valori superiori a quelli effettivi e mediante l’iscrizione delle esistenze iniziali in precedenza omesse, con riferimento al periodo d’imposta in corso al 30 settembre 1999.
La nota tecnica e metodologica allegata al decreto fornisce i criteri per la definizione dei coefficienti.
Per determinare i coefficienti sono state analizzate le dichiarazioni dei redditi relative all’anno d’imposta 1995.
In particolare sono stati elaborati i dati contabili contenuti nelle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (mod. 740 quadri F e G), delle società di persone (mod. 750 quadri A e B) e delle società di capitale (mod. 760 quadro A).

Esclusioni
Al fine del calcolo dei coefficienti di maggiorazione, i principali scarti effettuati sulle dichiarazioni sono:
– inizio attività;
– cessazione di attività;
– codice attività mancante o errato;
– codice attività escluso dall’applicazione degli studi di settore e dei parametri;
– ricavi dichiarati uguali a zero o maggiori di 10 miliardi di lire.
Sono state, inoltre, escluse le attività economiche per le quali, dato il particolare processo produttivo, l’esistenza di un magazzino non era significativa per l’espletamento dell’attività; per lo stesso motivo, al fine del calcolo dei coefficienti, non sono state utilizzate le imprese con lavorazione conto terzi.

Per ogni impresa è stato calcolato il rapporto tra il ricavo e la somma del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi. Per ogni classe di attività economica (prime 4 cifre della classificazione ATECO 91) è stata analizzata la distribuzione dei rapporti così calcolati e il coefficiente di maggiorazione è stato definito pari al valore modale di tale distribuzione.


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