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01.10.2000 - sicurezza

NON CANCEROSITA’ DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE

NON CANCEROSITA’ DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE NON CANCEROSITA’ DELLE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE

In relazione a numerosi quesiti pervenuti sulla materia di cui all’oggetto segnaliamo quanto segue.
Come è noto le sostanze classificate come pericolose sono soggette alle disposizioni relative alla classificazione, imballaggio ed etichettatura e chi ne faccia uso è reso edotto dei pericoli e delle misure da adottare per ridurre i rischi tramite le indicazioni riportate nelle schede di sicurezza che devono accompagnare il prodotto.
L’elenco delle sostanze pericolose è continuamente aggiornato in relazione agli studi epidemiologici e, col D.M. 1 settembre 1998, modificato il 2 febbraio 1999, le lane minerali, di cui è diffuso l’utilizzo nel settore delle costruzioni come isolanti termici e acustici, sono state classificate come cancerogene di terza categoria e come irritanti ed ad esse sono state attribuite le seguenti frasi di rischio:
R40 : può provocare effetti irreversibili
R38 : irritante per la pelle.
Nella circolare del Ministero della Sanità n. 4 del 15 marzo 2000 (vedi G.U. n. 88 del 14 aprile 2000), si specifica peraltro che la classificazione di “cancerogeno” non si applica quando il produttore sia in grado di dimostrare che trattasi di prodotti definiti, sinteticamente, come “biosolubili”.
In base alle notizie fornite dalla associazione di categoria a cui fanno capo i produttori dei materiali isolanti di cui trattasi (Assovetro) risulta che la produzione nazionale commercializza tipologie di prodotti caratterizzate dalla biosolubilità e che pertanto i prodotti stessi non sono classificati come cancerogeni.


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