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01.12.2000 - sicurezza

PROTEZIONE DEI GIOVANI SUL LAVORO – D.LVO 18 AGOSTO 2000 N. 262

PROTEZIONE DEI GIOVANI SUL LAVORO – D PROTEZIONE DEI GIOVANI SUL LAVORO – D.LVO 18 AGOSTO 2000 N. 262

Si scioglie la riserva formulata con la nota informativa inviata in materia per pubblicare qui di seguito il testo del D.Lvo 262/2000.

Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 262

“Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345, in materia di protezione dei giovani sul lavoro, a norma dell’articolo 1, comma 4, della legge 24 aprile 1998, n. 128”

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25 settembre 2000

IL PRESIDENTE DELA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la direttiva 94/33/CE del Consiglio del 22 giugno 1994, relativa alla protezione dei giovani sul lavoro;
Vista la legge 24 aprile 1998, n. 128, recante disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee (legge comunitaria 1995-1997) ed in particolare l’articolo 1, comma 4, che consente l’emanazione di disposizioni integrative e correttive;
Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345, recante attuazione della direttiva 94/33/CE, relativa alla protezione dei giovani sul lavoro;
Vista la legge 17 ottobre 1967, n. 977, recante tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti e successive modifiche e integrazioni;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 maggio 2000;
Sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni permanenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 agosto 2000;
Sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della sanità, della pubblica istruzione, per i beni e le attività culturali, dell’industria, del commercio e dell’artigianato e del commercio con l’estero, degli affari esteri, della giustizia, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per la solidarietà sociale, per la funzione pubblica e per le pari opportunità;
Emana
Il seguente decreto legislativo:

Art. 1
1. L’articolo 7 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345, è sostituito dal seguente:
“Art. 7. – 1. L’articolo 6 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, è sostituito dal seguente:
“Art. 6. – 1.  E’ vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori indicati nell’Allegato I.
2. In deroga al divieto del comma 1, le lavorazioni, i processi e i lavori indicati nell’Allegato I possono essere svolti dagli adolescenti per indispensabili motivi didattici o di formazione professionale e soltanto per il tempo strettamente necessario alla formazione stessa svolta in aula o in laboratorio adibiti ad attività formativa, oppure svolte in ambienti di lavoro di diretta pertinenza del datore di lavoro dell’apprendista purché siano svolti sotto la sorveglianza di formatori competenti anche in materia di prevenzione e di protezione e nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza e di salute previste dalla vigente legislazione.
3. Fatta eccezione per gli istituti di istruzione e di formazione professionale, l’attività di cui al comma 2 deve essere preventivamente autorizzata dalla direzione provinciale del lavoro, previo parere dell’azienda unità sanitaria locale competente per territorio, in ordine al rispetto da parte del datore di lavoro richiedente della normativa in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro.
4. Per i lavori comportanti esposizione a radiazioni ionizzanti si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230.
5. In caso di esposizione media giornaliera degli adolescenti al rumore superiore a 80 decibel LEP-d il datore di lavoro, fermo restando l’obbligo di ridurre al minimo i rischi derivanti dall’esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte, fornisce i mezzi individuali di protezione dell’udito e una adeguata formazione all’uso degli stessi. In tale caso, i lavoratori devono utilizzare i mezzi individuali di protezione.
6. L’Allegato I è adeguato al progresso tecnico e all’evoluzione della normativa comunitaria con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità”.
Art. 2.
1. L’articolo 9 del decreto legislativo n. 345 del 1999 è sostituito dal seguente:
“Art. 9. – 1. L’articolo 8 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, è sostituito dal seguente:
“Art. 8. – 1. I bambini nei casi di cui all’articolo 4, comma 2, e gli adolescenti, possono essere ammessi al lavoro purché siano riconosciuti idonei all’attività lavorativa cui saranno adibiti a seguito di visita medica.
2. L’idoneità dei minori indicati al comma 1 all’attività lavorativa cui sono addetti deve essere accertata mediante visite periodiche da effettuare ad intervalli non superiori ad un anno.
3. Le visite mediche di cui al presente articolo sono effettuate, a cura e spese del datore di lavoro, presso un medico del Servizio sanitario nazionale.
4. L’esito delle visite mediche di cui ai commi 1 e 2 deve essere comprovato da apposito certificato.
5. Qualora il medico ritenga che un adolescente non sia idoneo a tutti o ad alcuni dei lavori di cui all’articolo 6, comma 2, deve specificare nel certificato i lavori ai quali lo stesso non può essere adibito.
6. Il giudizio sull’idoneità o sull’inidoneità parziale o temporanea o totale del minore al lavoro deve essere comunicato per iscritto al datore di lavoro, al lavoratore e ai titolari della potestà genitoriale. Questi ultimi hanno facoltà di richiedere copia della documentazione sanitaria.
7. I minori che, a seguito di visita medica, risultano non idonei ad un determinato lavoro non possono essere ulteriormente adibiti allo stesso.
8. Agli adolescenti adibiti alle attività lavorative soggette alle norme sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori di cui al titolo I, capo IV, del decreto legislativo n. 626 del 1994, non si applicano le disposizioni dei commi da 1 a 7.
9. Il controllo sanitario di cui all’articolo 44, comma 1, del decreto legislativo n. 277 del 1991, si applica agli adolescenti la cui esposizione personale al rumore sia compresa fra 80 e 85 decibel. In tale caso il controllo sanitario ha periodicità almeno biennale.
10. In deroga all’articolo 44, comma 3, del decreto legislativo n. 277 del 1991, per gli adolescenti la cui esposizione personale al rumore sia compresa fra 85 e 90 decibel, gli intervalli del controllo sanitario non possono essere superiori all’anno”.
Art. 3
1. All’allegato I alla legge 17 ottobre 1967, n. 977, introdotto dall’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345, sono apportate le seguenti modifiche:
a) al titolo del punto I la parola: “Lavorazioni” è sostituita dalla seguente: “Mansioni”;
b) la lettera b) del numero 1) concernente gli agenti fisici è sostituita dalla seguente: “b) rumori con esposizione media giornaliera superiore a 90 decibel LEP-d”;
c) la lettera c) del numero 3 concernente gli agenti chimici è sostituita dalla seguente: “c) sostanze e preparati classificati irritanti (Xi) e comportanti il rischio, descritto dalla seguente frase, che non sia evitabile mediante l’uso di dispositivi di protezione individuale: “può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle (R43)”;
d) al punto II, dopo il titolo: “Processi e lavori” al numero 1 è premesso il seguente periodo: “Il divieto è riferito solo alle specifiche fasi del processo produttivo e non all’attività nel suo complesso”;
e) al punto II, il numero 7) è sostituito dal seguente: “7) Lavori comportanti rischi di crolli e allestimento e smontaggio delle armature esterne alle costruzioni”;
f)  al punto II, il numero 13) è soppresso;
g) al punto II, il numero 27) è sostituito dal seguente: “27. Condotta dei veicoli di trasporto, con esclusione di ciclomotori e motoveicoli fino a 125 cc., in base a quanto previsto dall’articolo 115 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e di macchine operatrici semoventi con propulsione meccanica, nonché lavori di pulizia e di servizio dei motori e degli organi di trasmissione che sono in moto”;
h) al punto II, il numero 33) è sostituito dal seguente: “33) Cernita e trituramento degli stracci e della carta usata senza l’uso di adeguati dispositivi di protezione individuale”;
i) al punto II, al numero 34), dopo le parole: “pistole fissachiodi” sono aggiunte in fine le seguenti: “di elevata potenza”.
Art. 4
1. L’articolo 16 del decreto legislativo n. 345 del 1999 è sostituito dal seguente:
“Art. 16. – 1. Fino alla data del 20 ottobre 2000 non trovano applicazione le disposizioni dell’articolo 7, nella parte in cui sostituisce i commi 1 e 2 dell’articolo 6 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, nonché del comma 2, lettera a), limitatamente all’abrogazione dell’articolo 5 della legge n. 977 del 1967, e della lettera c).
2. Fatto salvo quanto disposto al comma 1, sono abrogati:
a) gli articoli 5, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 16 della legge 17 ottobre 1967, n. 977;
b) il decreto del Presidente della Repubblica 4 gennaio 1971, n. 36;
c) il decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1976, n. 432.


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