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01.03.2000 - tributi

UTILIZZO DEI MODELLI DI DICHIARAZIONI E DEI QUESTIONARI PER GLI STUDI DI SETTORE PRELEVATI DA INTERNET

UTILIZZO DEI MODELLI DI DICHIARAZIONI E DEI QUESTIONARI PER GLI STUDI DI SETTORE PRELEVATI DA INTERNET UTILIZZO DEI MODELLI DI DICHIARAZIONI E DEI QUESTIONARI PER GLI STUDI DI SETTORE PRELEVATI DA INTERNET
(Consiglio dei Ministri, Comunicato stampa 18/2/00, n. 11, parte I – Ministero finanze, Comunicato stampa 18/2/00)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo regolamento modificativo della disciplina sulla presentazione delle dichiarazioni (D.P.R. n. 322/1998), per consentirne l’acquisizione direttamente dalle reti telematiche.
La diffusione di Internet e degli strumenti informatici offerti dall’Amministrazione finanziaria tra gli intermediari e le imprese ha determinato una scarsa utilizzazione di alcuni modelli, pertanto il provvedimento approvato ha stabilito che:
– tutti i modelli di dichiarazione sono forniti gratuitamente in formato elettronico per via telematica, compresi quelli relativi alle dichiarazioni periodiche IVA, connettendosi al sito delle Finanze (www.finanze.it).
In questo modo, si possono prelevare i modelli per dichiarare, ad esempio, l’IRAP, le ritenute, nonché tutte le tipologie di redditi in riferimento alle persone fisiche, le società di persone, le società di capitali e gli enti non commerciali;
– i contribuenti, persone fisiche, che non sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili possono ritirare gratuitamente i modelli cartacei necessari per redigere le dichiarazioni presso gli uffici comunali.

Studi di settore
Per accelerare l’acquisizione dei dati rilevanti ai fini dell’elaborazione degli studi di settore, nel regolamento è previsto che i questionari possano essere trasmessi in via telematica, con facoltà, in ogni caso, per il contribuente di restituirli per posta ordinaria.
Di conseguenza è soppressa la possibilità di trasmettere i dati sul supporto magnetico.
In ultimo, è stato stabilito, che la modalità di restituzione per posta ordinaria è facoltativa anche se il questionario è stato redatto da un intermediario del servizio telematico.


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