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01.07.2001 - tributi

VERIFICHE FISCALI 2001

AGEVOLAZIONI PRIMA CASA – ACQUISTO DI UN BENE DA RISTRUTTURARE VERIFICHE FISCALI 2001 (Min. Finanze Circ. 27/6/01, n. 64/E)

L’Agenzia delle Entrate ha illustrato gli obiettivi generali da realizzare nell’ambito dell’azione di contrasto all’evasione e le modalità di svolgimento delle diverse tipologie di controlli e verifiche per l’anno 2001.
L’entità delle risorse da destinare alle attività di contrasto all’evasione tiene conto della priorità che deve essere assicurata all’obiettivo di conseguire migliori risultati, sia qualitativi che quantitativi, rispetto ai precedenti anni di programma, anche attraverso:
–           l’ulteriore sviluppo qualitativo dei procedimenti di individuazione delle posizioni da sottoporre a controllo;
–           la correlazione delle attività istruttorie per l’esame delle posizioni fiscali alla tipologia del soggetto sottoposto a controllo nonchè alla concretezza degli elementi di rilevanza fiscale disponibili;
– il pieno utilizzo, su iniziativa degli uffici, dell’accertamento con adesione come modalità ordinaria di definizione del procedimento di accertamento in via amministrativa;
– il rafforzamento del presidio sul territorio mediante l’esecuzione di brevi accessi finalizzati, tra l’altro, al controllo degli obblighi strumentali e della veridicità dei dati strutturali e contabili comunicati dai contribuenti ai fini dell’applicazione degli studi di settore;
–           l’incremento dell’attività di verifica nei confronti dei contribuenti grandi e medio-grandi e la contestuale riduzione dei tempi di esecuzione dei controlli e di permanenza presso la sede del contribuente.
Nel corso del 2001 l’attività istruttoria esterna dovrà, tra l’altro, assicurare:
–           la ciclicità dei controlli su soggetti di grandi dimensioni, con l’impegno delle Direzioni regionali ad eseguire, nel corso dell’anno, 250 verifiche equivalenti;
–           un’adeguata azione di verifica nei confronti dei contribuenti medi e piccoli, con l’impegno degli Uffici operativi ad eseguire, rispettivamente, 750 e 7500 verifiche equivalenti;
–           l’esecuzione, da parte delle Direzioni regionali e degli Uffici operativi, di 25.000 accessi brevi finalizzati ad una serie di controlli degli obblighi fiscali.
Le attività istruttorie esterne dovranno svolgersi con l’osservanza dei principi e delle prescrizioni fissati dallo Statuto dei diritti del contribuente (legge n. 212/2000).

Soggetti con volume d’affari superiore a 50 miliardi di lire Nel corso del 2001 è previsto un impegno di 180.000 ore per l’esecuzione di 250 verifiche equivalenti su soggetti con volume d’affari, ricavi o compensi non inferiore a 50 miliardi di lire.
E’ stato previsto un incremento del numero di verifiche, cui dovrà accompagnarsi un miglioramento qualitativo dell’attività svolta, attraverso:
–           il potenziamento delle strutture preposte, da realizzarsi anche mediante lo sviluppo della professionalità dei funzionari con minore esperienza prevedendo specifici percorsi formativi;
–           l’utilizzo, se possibile, di personale dotato di specifica qualificazione informatica, data l’esigenza, costante per le verifiche della specie, di dover procedere alla analisi dei sistemi informatizzati di amministrazione dell’impresa, per eseguire ricerche di informazioni utili al controllo o, più in generale, per interpretare correttamente i dati in essi presenti;
–           il contenimento dei tempi di permanenza presso la sede del contribuente.
A tale ultimo riguardo andrà svolta, quale attività propedeutica alla esecuzione della verifica, un’approfondita analisi in ordine alle caratteristiche del contribuente e dell’attività da questi esercitata al fine di indirizzare il controllo sugli aspetti gestionali, economici e finanziari più significativi e rilevanti ai fini fiscali.
Questa analisi consentirà di valutare la sussistenza o meno delle condizioni per avvisare preventivamente il contribuente dell’avvio del controllo mediante una comunicazione formale nella quale vanno indicati il giorno e i luoghi dell’accesso, nonchè le finalità della verifica.
Il preventivo avviso consente di instaurare un rapporto di collaborazione con il contribuente il quale potrà provvedere tempestivamente ad avvalersi dell’eventuale assistenza tecnica nonchè a predisporre gli atti e i documenti che formeranno oggetto del controllo.
La comunicazione in ordine all’inizio delle operazioni di verifica contribuisce, inoltre, a limitare la turbativa alle attività svolte da contribuente nonchè a ridurre i giorni di presenza presso la sede delsoggetto verificato, come richiesto dallo Statuto.
Ai fini del computo dei giorni di permanenza vanno considerati i giorni di effettiva presenza presso il contribuente a decorrere dalla data di accesso.
Le verifiche da eseguire nel corso del 2001 riguarderanno, di regola, i periodi d’imposta 1998 e 1999 ai fini delle imposte dirette, dell’IVA e dell’IRAP. Per i periodi d’imposta successivi, compreso quello in corso, andranno controllate la regolarità e le risultanze delle scritture contabili di maggior interesse fiscale.
Rientrano nell’ambito di questa attività le verifiche effettuate nei confronti di un soggetto che abbia dichiarato, in almeno uno dei due periodi d’imposta, un volume d’affari, di ricavi o di compensi non inferiore al limite di 50 miliardi.

Soggetti con volume d’affari tra 10 e 50 miliardi di lire Il piano operativo per il 2001 prevede un impegno di 270.000 ore per l’esecuzione di 750 verifiche equivalenti su soggetti con volume d’affari compreso tra 10 e 50 miliardi di lire.
Al fine di ottimizzare la fase di realizzazione del programma, l’attività di verifica verrà svolta dagli Uffici locali nonchè, congiuntamente, dagli Uffici delle Imposte dirette e dagli Uffici IVA ubicati nei capoluoghi di provincia.
L’attività di verifica sarà rivolta nei confronti delle categorie economiche individuate dalle Direzioni Regionali, di concerto con gli Uffici operativi, con particolare riferimento alle specifiche attività economiche presenti sul territorio; a tale riguardo si terrà anche conto degli orientamenti espressi dai Comitati Tributari Regionali che hanno, tra l’altro, il compito di concorrere all’attività di analisi delle condizioni economico-produttive delle regioni, anche ai fini della programmazione dell’attività di controllo.
L’attività sarà indirizzata al controllo delle componenti più significative ai fini delle imposte dirette, dell’imposta sul valore aggiunto e dell’imposta regionale sulle attività produttive, utilizzando, se compatibili, le metodologie di verifica già approvate.
Le verifiche da eseguire nel corso del 2001 riguarderanno, di regola, i periodi d’imposta 1998 e 1999. Per i periodi d’imposta successivi, compreso quello in corso al momento della verifica, andranno controllate la regolarità e le risultanze delle scritture contabili di maggior interesse fiscale.

Soggetti con volume d’affari inferiore a 10 miliardi di lire Nel corso del 2001 è previsto un impegno di 1.200.000 ore per l’esecuzione di 7.500 verifiche equivalenti nei confronti dei soggetti con volume d’affari inferiore ai 10 miliardi di lire.
L’attività riguarderà prevalentemente gli operatori economici che, rivolgendosi al consumatore finale, presentano un’elevata possibilità di occultamento dei ricavi o dei compensi, nonchè i soggetti a maggior rischio di evasione nell’ambito territoriale di competenza, tenendo conto, di regola, delle attività per le quali sono state diramate le specifiche metodologie di controllo.
L’attività di verifica avrà per oggetto il periodo d’imposta 1998 in considerazione della presenza al sistema centrale di maggiori informazioni, rispetto agli anni d’imposta successivi, per la selezione ed il controllo dei soggetti.
Nel corso dell’attività di verifica con riferimento agli anni d’imposta successivi al 1998, compreso quello in corso, saranno effettuati i controlli necessari per consentire la determinazione dei ricavi relativi all’anno 1998, coerentemente anche con le indicazioni previste dalle metodologie di controllo e dalle relative “check list”.
Nel caso in cui dai controlli effettuati emergano circostanze che evidenziano maggiori ricavi o compensi riferibili ai periodi d’imposta diversi dal 1998, andrà formalizzata l’estensione della verifica a tali periodi.
Se l’attività di verifica è svolta nei confronti dei soggetti interessati dagli studi di settore, saranno effettuati i controlli specifici (Circ. n. 185/E del 2000).
Pertanto i verificatori rileveranno:
– la veridicità dei dati utilizzati e dichiarati dal contribuente ai fini dell’applicazione dello studio di settore;
– l’effettiva presenza di eventuali cause di esclusione o di inapplicabilità dello studio di settore fatte valere dal contribuente;
– il risultato dell’applicazione dello studio di settore attraverso il programma GE.RI.CO.
Nell’ambito dell’attività di verifica sarà assicurato il controllo dell’imposta regionale sulle attività produttive, oltre ai principali tributi erariali.

Accessi brevi Nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione è previsto un impegno di 150.000 ore per l’esecuzione di 25.000 accessi per il controllo degli obblighi fiscali.
Questa attività, finalizzata anche al rafforzamento della presenza sul territorio, sarà indirizzata in prevalenza a:
–           controllo degli obblighi strumentali;
–           rilevazione dei dati ai fini dell’applicazione degli studi di settore;
–           rilevazione dei dati ai fini dell’attività di analisi e ricerca;
–           rilevazione dei dati relativi alle compensazioni (F24);
–           verbalizzazione distruzione merci;
–           accessi per conto di Stati Esteri.
Si tratta di controlli che si concretizzano, prevalentemente, nel riscontro di dati, fatti e circostanze nonchè dell’osservanza di obblighi posti a carico dei contribuenti.
Le risultanze delle rilevazioni effettuate e dei controlli eseguiti saranno formalizzati nel verbale redatto a conclusione dell’accesso, che evidenzierà in particolare le discordanze e le violazioni rilevate nonché le eventuali giustificazioni addotte dal contribuente.
Gli accessi relativi alla rilevazione dei dati necessari per l’applicazione degli studi di settore approvati sono finalizzati a riscontrare la veridicità di quanto comunicato dai contribuenti con riferimento ai periodi d’imposta per i quali sono state presentate le relative dichiarazioni (effettiva presenza di cause di esclusione e inapplicabilità dello studio, effettiva attività svolta, le unità destinate all’esercizio dell’attività, i beni strumentali utilizzati, personale presente in azienda all’atto dell’accesso – generalità, mansioni svolte, tipo di rapporto dipendente, collaboratore, familiare, ecc.).
Ai fini della corretta applicazione dell’istituto della compensazione deve essere avviata una significativa attività di rilevazione dei dati per riscontrare gli adempimenti posti in essere dai contribuenti.
Saranno in particolare verificati il rispetto dei limiti alla compensazione previsti dalla legge per ciascun esercizio finanziario nonché l’esistenza formale dei presupposti.

Controlli sostanziali per imposte dirette, Iva e Irap Nel corso del 2001 è previsto un impegno di 7.260.000 ore per l’esecuzione di 440.000 controlli sostanziali in materia di imposte dirette, IVA e IRAP.
In tale ambito deve essere valorizzata compiutamente l’attività di controllo sostanziale “d’iniziativa” degli Uffici secondo i seguenti indirizzi programmatici:

–           trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa in una visione del controllo sostanziale basato sulla centralità del contribuente piuttosto che sui settori impositivi;

–           analisi della realtà economico-sociale del territorio e della composizione della platea dei contribuenti di competenza;

– selezione delle posizioni soggettive di maggiore rilevanza fiscale.
In tale contesto sarà valorizzata l’utilizzazione:

–           integrata degli elementi, delle informazioni già disponibili o reperite localmente e di quelle assunte attraverso gli strumenti informatici a disposizione o desumibili dalle segnalazioni, compresi i verbali parziali, trasmesse dalla Guardia di Finanza;
–           di modalità istruttorie ponderate in relazione alla tipologia di posizioni selezionate e alla concretezza degli elementi di rilevanza fiscale conosciuti;

–           dei controlli bancari qualora si profili una maggiore sostenibilità e proficuità dell’azione di controllo.
Nella formazione del piano annuale dei controlli, seguendo il criterio della proficuità comparata, ciascun Ufficio terrà conto:

–           dei processi verbali, con esito positivo, conseguenti a verifiche relative a un intero periodo d’imposta effettuate dalle strutture dell’Agenzia o dalla Guardia di Finanza;

–           dei processi verbali, con esito positivo, conseguenti a verifiche effettuate da organi esterni all’Agenzia nei confronti degli operatori intracomunitari, avendo cura di espletare ulteriori attività istruttorie ove se ne ravvisi l’opportunità;

–           dei processi verbali per violazioni agli obblighi strumentali ai fini dell’emanazione dei relativi atti di contestazione, ferma restando la valutazione delle posizioni soggettive e l’eventuale avvio di una più ampia attività di controllo d’iniziativa;

– delle segnalazioni qualificate delle strutture di analisi e ricerca sia centrali che regionali.
In tale ambito, particolare attenzione sarà dedicata ai soggetti per i quali sussiste la conoscenza di procedimenti penali nonchè di collegamenti e implicazioni con fenomeni di criminalità organizzata.
Il programma di controllo dovrà tenere conto anche:

–           dell’esigenza di attivare i controlli nei confronti dei soggetti che risultano aver omesso la presentazione delle dichiarazioni annuali ovvero che hanno evidenziato consistenti importi a rimborso, monitorandone i comportamenti nei periodi successivi a quello oggetto di controllo;

–           del proseguimento dell’attività di rettifica sulla base dei parametri, secondo le modalità già applicate nel corso del 1999 e del 2000; sono state già trasmesse le segnalazioni per il periodo d’imposta 1996 relative alle società di persone; nella parte finale dell’anno saranno trasmessi gli inviti al contraddittorio predisposti centralmente per il periodo d’imposta 1998 relativamente alle persone fisiche di competenza dei soli uffici locali;

–           dell’avvio, nel corrente anno, dell’attività di controllo sulla base degli studi di settore approvati nel 1999. I controlli, indirizzati prevalentemente nei confronti dei contribuenti che non hanno determinato il reddito d’impresa in linea con gli studi approvati, saranno eseguiti da parte dei soli Uffici locali, sulla base delle segnalazioni che saranno trasmesse dalla Direzione dell’Agenzia delle entrate.

Accertamenti parziali automatizzati Per il 2001 sono confermati i criteri di incrocio già adottati nei precedenti anni di programma.
Nel corso del 2001 è previsto un impegno di 360.000 ore per l’esecuzione di 180.000 accertamenti parziali automatizzati equivalenti.
Sono stati già elaborati centralmente e sono in corso di spedizione gli avvisi relativi agli ultimi incroci per il periodo d’imposta 1996; nel corso dell’anno sarà inviata una parziale fornitura degli avvisi inerenti il periodo d’imposta 1998.

Controlli sostanziali in materia di registro Nel corso del 2001 è previsto un impegno di 700.000 ore per l’esecuzione di 100.000 controlli sostanziali registro equivalenti.
Particolare attenzione andrà riservata alle valutazioni relative a atti aventi ad oggetto trasferimenti di aziende o rami di esse, data la rilevanza che tale categoria di atti riveste nell’ambito dell’attività di controllo, che dovrà essere condotta non limitandosi alla sola valutazione dell’avviamento, bensì al valore dell’azienda ceduta nel suo complesso, comprese le merci, che dovranno essere inventariate e valutate.
Risulta necessario procedere ad appositi accessi qualora, per la tipologia di attività e le dimensioni della stessa, il valore delle merci assuma un rilievo significativo rispetto al complesso dell’azienda ceduta.

Controlli formali Il piano operativo dell’Agenzia per il 2001 ha previsto un impegno di 720.000 ore per l’esecuzione di 1.200.000 controlli di carattere documentale.
L’attività di controllo riguarderà le dichiarazioni relative al periodo di imposta 1998 e interesserà quei contribuenti individuati sulla base di appositi criteri selettivi fissati centralmente e sarà diretto all’esame formale dell’intera dichiarazione (art. 36-ter, D.P.R. n. 600/1973).

Trasmissione al sistema informativo dei risultati
Ogni attività istruttoria esterna dovrà essere acquisita al Sistema Informativo centrale, eccetto gli accessi mirati eseguiti nell’ambito dell’attività di controllo sostanziale in materia di registro.


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