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25.11.2014 - sicurezza

SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO – D.LGS. 81/08 – INTERPELLI NN. 18,19,22 E 23 2014

Si informa che sono state pubblicate, sul sito del Ministero del lavoro, le risposte della Commissione per gli interpelli ad alcuni quesiti in materia di sicurezza sul lavoro: si segnalano, nello specifico i quesiti riguardano le attività in ambienti confinati, la dotazione economica del servizio di prevenzione e protezione, la formazione dei coordinatori della sicurezza e la sorveglianza sanitaria.

Visite mediche periodiche – Interpello 18/2014
Il quesito posto alla Commissione interpelli riguarda le visite mediche periodiche per il rinnovo dell’idoneità psicofisica dei lavoratori disciplinata dall’art. 41 del D. Lgs. 81/08.
L’instante chiede se sia possibile effettuare tali visite al di fuori dell’orario di servizio e se il tempo necessario all’effettuazione di dette visite al di fuori dell’orario di servizio debba essere retribuito come lavoro straordinario.
Il Ministero afferma che non è esclusa la possibilità che le visite mediche vengano effettuate al di fuori del normale orario di lavoro, ma solo per giustificate esigenze lavorative; in tale ipotesi, il lavoratore deve considerarsi in servizio e, di conseguenza, retribuito secondo le previsioni contrattuali.

Aggiornamento professionale dei coordinatori – Interpello 19/2014
La Commissione per gli interpelli ha analizzato una questione inerente l’aggiornamento professionale dei Coordinatori per la sicurezza previsto dall’allegato XIV del D. Lgs. 81/2008.
Nello specifico l’interpellante chiede se è corretto sostenere che per il corso di aggiornamento è richiesta la presenza nella misura del 90% rispetto al monte ore previsto di 40 ore. La Commissione interpelli risponde negativamente affermando che, anche in considerazione del fatto che l’aggiornamento può essere distribuito nell’arco di un quinquennio, la frequenza deve essere necessariamente pari al 100% delle ore minime previste.

Ambienti confinati – interpello 23/2014
In questo interpello la Commissione affronta il tema delle attività che si svolgono in ambienti sospetti di inquinamento o confinati disciplinate dal D.P.R. 177/2011. In particolare il Ministero ha chiarito che la valutazione delle modalità con cui il datore di lavoro committente provvede agli obblighi di informazione previsti all’art. 3, comma 1 del provvedimento, compete allo stesso datore di lavoro committente, nel senso che sarà egli stesso che dovrà valutare, caso per caso, anche e soprattutto sulla base del tempo trascorso dall’ultimo accesso e dalla possibilità che le condizioni dei siti sospetti di inquinamento o confinati si siano, modificate, se l’informazione già necessariamente erogata anche per quel singolo e specifico sito debba, o meno, essere ripetuta.
Infine, in risposta all’interpellante che chiedeva se l’attività di vigilanza svolta dal rappresentante individuato dal datore di lavoro committente di cui all’art. 3, comma 2 del D.P.R. 177/2011 dovesse consistere nella sua costante presenza sul luogo di lavoro, la Commissione ha chiarito che, anche in questo caso, compete al datore di lavoro committente valutare se, ed eventualmente quando, sia necessaria la presenza del proprio rappresentante direttamente sul luogo di lavoro.

Servizio di prevenzione e prevenzione – budget di spesa -interpello 22/2014
L’interpello chiarisce che la scelta di assegnare un budget al servizio di prevenzione e protezione per l’espletamento dei compiti ad esso assegnati, è rimessa alla discrezionalità dell’organizzazione aziendale non sussistendo, pertanto, alcun obbligo al riguardo.

 


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