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03.03.2023 - lavori pubblici

NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI – PROSECUZIONE DELL’ITER DI APPROVAZIONE – PARERI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI  

Ance Brescia, in relazione all’iter di prosecuzione del testo del nuovo Codice dei Contratti pubblici,  comunica che le Commissioni Ambiente di Camera e Senato, nella seduta del 21 febbraio scorso, hanno concluso l’esame dello Schema di DLgs, con l’espressione di due pareri favorevoli contenenti numerose osservazioni che recepiscono le istanze prioritarie dell’ANCE (al Senato in forma più dettagliata rispetto alla Camera).

Tale risultato è frutto dell’intensa e capillare azione di sensibilizzazione dei componenti dei diversi Gruppi parlamentari svolta da Ance (più di 50 incontri tra Camera e Senato nelle ultime settimane, oltre alle audizioni svolte in entrambi i rami del Parlamento da Ance il 26 gennaio u.s. e il 31 gennaio u.s.).

Grazie a questa intensa e capillare azione dell’ANCE, i pareri approvati dal Parlamento raccomandano al Governo l’adozione di diversi correttivi al Codice in un’ottica di maggiore apertura del mercato e tutela della concorrenza.

Si tratta, in particolare, delle seguenti proposte Ance recepite nel parere del Senato:

-ridurre a 3 milioni di euro il tetto per il ricorso alle procedure negoziate (osservazione n. 12);

-rendere non prevedibile il metodo di determinazione della soglia di anomalia e prevedere metodi di calcolo della stessa più equilibrati (osservazione n. 16);

-rendere più stringente l’obbligo di suddivisione in lotti (osservazione n. 21);

-prevedere una definizione di “lotto quantitativo” non sovrapposta a quella di lotto “funzionale” (osservazione n. 78);

-in tema di revisione prezzi, fissare la soglia oltre la quale scatta la revisione dei prezzi nel 2 per cento dell’importo complessivo del contratto, nonché fissare al 90 per cento, la misura della variazione dei prezzi che viene riconosciuta all’impresa osservazione n. 23);

-in materia di revisione prezzi, inserire il riferimento alla variazione del costo derivante dal rinnovo dei CCNL sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicabili in relazione all’oggetto dell’appalto e delle prestazioni da eseguire in maniera prevalente (osservazione 24);

-in tema di consorzi stabili, prevedere requisiti di qualificazione minimi per l’impresa consorziata esecutrice, proporzionati ai lavori affidati e coerenti con il fine di favorire l’accesso al mercato e la possibilità di crescita delle MPMI (osservazione n. 27);

-procedere ad una maggiore tipizzazione dell’illecito professionale, nel presupposto che il mezzo di prova debba essere sempre costituito da un provvedimento di carattere definitivo, o quantomeno di primo grado; nonché uniformare la disciplina dei settori speciali sul punto a quella prevista per quelli ordinari e, infine, prevedere una decorrenza del triennio di rilevanza dell’illecito dal fatto, e non dal provvedimento (osservazione 31)

reintrodurre la previsione che riduce del 50 per cento l’importo della garanzia (provvisoria e definitiva) per gli operatori in possesso della certificazione europea del sistema di qualità (osservazione 39);

-introdurre un tetto massimo (20%) al punteggio economico in sede di OEPV nonché il divieto di utilizzo di formule che premiano in misura maggiore i ribassi elevati (osservazione n. 41);

-chiarire che tutte le tipologie di concessionari – inclusi quelli operanti nei settori speciali – sono tenuti all’obbligo di esternalizzazione dei soli appalti di lavori pubblici, elevando, per i concessionari autostradali, rispettivamente al 60 per cento e 80 per cento le quote entro cui tale obbligo deve operare (osservazione 63);

-rendere il ricorso al sorteggio o altro metodo di estrazione casuale dei nominativi per la selezione degli operatori da invitare alle procedure negoziate del tutto residuale ed eccezionale (osservazione 14);

-Introdurre un limite temporale di tre mesi per bandire la gara dalla validazione del progetto, in modo da assicurare che il costo dei prodotti venga determinato facendo riferimento ai prezzi correnti sul mercato, nonché garantire che abbia luogo, da parte della stazione appaltante, la verifica effettiva dell’aderenza dei prezzi indicati nel prezzario a quelli di mercato (osservazione 8);

sulle opere di urbanizzazione “a scomputo”, al fine di evitare interpretazioni erronee, esplicitare che la possibilità prevista per l’amministrazione di indire la gara è alternativa all’ipotesi principale in cui è il soggetto privato titolare del permesso di costruire ad assumere la funzione di stazione appaltante e (come attualmente previsto nell’art. 38, comma 10, del decreto legislativo n. 50 del 2016) esplicitare l’esclusione dei privati dal rispetto del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti (osservazione n. 87);

valorizzare il ruolo del DURC quale mezzo di prova con riferimento alle ipotesi di irregolarità nel pagamento dei contributi previdenziali, di cui all’art. 95 comma 2 (osservazione 30);

-con riferimento all’articolo 110 sulla non ammissibilità di giustificazioni “in relazione agli oneri di sicurezza di cui alla normativa vigente”, ripristinare la formulazione attualmente vigente che fa esplicito riferimento agli oneri di sicurezza di cui al piano di sicurezza e coordinamento previsto dall’articolo 100 del d.lgs. 81/2008, sostituendo altresì la parola “oneri” con la parola “costi”.

 

Da sottolineare, infine, che la commissione del Senato ha chiesto il differimento dell’entrata in vigore del nuovo Codice al 1° gennaio 2024.

Venendo poi al parere della Camera, questo presenta un contenuto meno dettagliato e puntuale di quello approvato dal Senato, ma nella sostanza presenta forti analogie/sovrapposizioni con quest’ultimo.

Quanto all’iter del provvedimento, lo schema di Codice torna ora al Governo, per la sua approvazione definitiva. L’auspicio è che le indicazioni parlamentari possano trovare ampio accoglimento anche nel testo definitivo.

 

Ance proseguirà l’azione di sensibilizzazione a sostegno delle proprie proposte.

Inoltre, nell’ottica di fornire rapidamente le informazioni di cui le imprese necessitano in relazione al nuovo Codice, a seguito della pubblicazione del nuovo testo che avverrà indicativamente entro il 31 marzo 2023, Ance Brescia informa che la Direzione Legislazione Opere Pubbliche dell’ANCE terrà un ciclo di webinar dedicati nei quali saranno analizzate le principali novità del provvedimento.

Le date previste sono le seguenti:

  • 19 aprile 2023, ore 10.00
  • 10 maggio 2023, ore 10.00
  • 23 maggio 2023, ore 12.00

Ance Brescia fornirà, a tempo debito, gli ulteriori dettagli organizzativi per la partecipazione “on line” agli eventi.

Si pubblicano in allegato i testi integrali dei Pareri di Camera e Senato.

Gli uffici di Ance Brescia sono a disposizione per eventuali chiarimenti

IN ALLEGATO

04.01 Parere approvato Camera

04.01 Parere approvato Senato

 


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