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Servizio comunicazioni: ref. Dott.ssa Valentina Epifani
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14.03.2024 - stampa

NOTA STAMPA – CASE GREEN – Ance Brescia: lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi della Direttiva Ue

In provincia, quasi 700mila le abitazioni potenzialmente interessate. Su oltre 600mila si riuscirebbe a intervenire nei tempi indicati dall’Europa

 

La tanto discussa Direttiva sull’efficienza energetica (o Energy performance of building directive, EPBD) è stata approvata dal Parlamento europeo. Una misura che spingerà forti investimenti sul fronte della decarbonizzazione del patrimonio immobiliare esistente per ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. “Serve mettere da parte qualsiasi lamentela – sostiene il presidente di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi – per lavorare uniti a un obiettivo comune, al quale i costruttori possono e devono contribuire in prima persona: il miglioramento del rendimento energetico degli edifici per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il raggiungimento della neutralità carbonica del parco immobiliare. Un obiettivo ambizioso al quale si può tendere solo insieme, disponendo di risorse, a partire da un fondo Ue per la transizione ecologica, e di strumenti finalizzati a portare avanti quanto stabilito in sede europea”.

Anche a Brescia l’approvazione della Direttiva “Case Green” favorirà la transizione ecologica nel graduale passaggio dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabili e sostenibili, intervenendo non solo su immobili di nuova costruzione, ma soprattutto sul innovo degli edifici più energivori. Ance stima che a livello nazionale circa cinque milioni di immobili residenziali dovranno essere oggetto di riqualificazione per raggiungere prestazioni energetiche più accettabili. Secondo i dati Enea e gli attestati di prestazione energetica (Ape) il 51,8% degli immobili è nelle classi peggiori (F e G). “Per Brescia e provincia – prosegue il presidente dei costruttori del territorio – si tratterebbe di intervenire per la rigenerazione ecologica di circa 610mila immobili su un totale di oltre 690mila nei tempi indicati dalla direttiva”.

 

Brescia, 13 marzo 2024

 


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