Servizio Sindacale - referente: dott. Francesco Zanelli
Tel. 030.399133 - Email: francesco.zanelli@ancebrescia.it
27.06.2025 - lavoro

EMERGENZA CLIMATICA – ESPOSIZIONE DEI DIPENDENTI A TEMPERATURE ESTREME NEI LAVORI ALL’APERTO

Emergenza climatica – ESPOSIZIONE DEI DIPENDENTI A TEMPERATURE ESTREME NEI Lavori all’aperto – iniziative di ESEB – indicazioni di ATS – utilizzo della CIGO per motivi meteo – condizioni

 

Vista l’arrivo della stagione calda, riteniamo opportuno riepilogare gli strumenti messi a disposizione sia dal sistema bilaterale che dagli enti preposti, quali ATS e INPS, che possono tornare utili, se non addirittura necessari, alle imprese per fronteggiare le alte temperature in cantiere e, in tal modo, proteggere la salute dei lavoratori nel rispetto della vigente normativa prevenzionistica.

Il Decreto Legislativo 81/2008 impone, infatti, ai datori di lavoro di garantire condizioni di lavoro sicure e salubri: laddove tali condizioni non fossero perfezionabili, esistono istituti, che la presente nota intende illustrare, per far fronte alle improvvise ondate di caldo, in quanto permettono di ridurre i rischi per la salute dei lavoratori, derivanti dalle anomale condizioni climatiche.

 

Iniziative di ESEB

Sotto il profilo prevenzionistico, ricordiamo alle Imprese che, sulla scorta dell’esperienza maturata nelle estati precedenti, l’Ente Sistema Edilizia Brescia (ESEB) ha definito e pubblicato, nei mesi scorsi, una procedura operativa per supportare le imprese edili nella gestione del rischio calore nei cantieri.

Il documento, disponibile sul sito dell’Ente al seguente link https://www.eseb.it/moduli-procedure/, cliccando il pulsante “Procedura Stress e Calore”, fornisce indicazioni pratiche e facilmente applicabili per prevenire i colpi di calore e tutelare la salute dei lavoratori.

La procedura suggerisce misure organizzative e tecniche come la rimodulazione degli orari di lavoro, l’allestimento di aree ombreggiate, la distribuzione di acqua potabile e l’introduzione di pause regolari.

A completamento dell’iniziativa, ESEB ha previsto anche interventi formativi o informativi in più lingue, per sensibilizzare imprese e maestranze sui comportamenti corretti da adottare.

Il Ramo Sicurezza dell’Ente, contattabile al n. di telefono 030-2007193, rimane quindi a disposizione delle Imprese per ogni necessario approfondimento e conferma, in tal modo, il proprio costante impegno nella promozione della sicurezza e del benessere nei luoghi di lavoro del settore edile.

 

Piano Mirato regionale e posizione ATS Brescia

Con propria nota del 25 giugno 2025, allegata per completezza alla presente, anche ATS Brescia ha sottolineato come l’esposizione a temperature elevate rappresenti un rischio significativo per la salute dei lavoratori impiegati in attività all’aperto.

ATS, per l’estate 2025, prevede temperature significativamente superiori alla media stagionale, con picchi che potrebbero comportare un elevato rischio di stress termico, in particolare per i lavoratori all’aperto, quali gli operai edili.

È, quindi, fondamentale che aziende, lavoratori e medici competenti adottino misure preventive efficaci per ridurre al minimo i rischi legati al caldo estremo.

ATS, nella nota, ricorda come la gestione del rischio richieda un approccio integrato e coordinato che coinvolga attivamente tutti gli attori e come il settore sia del comparto edile che della cantieristica stradale, vadano considerati fra quelli maggiormente vulnerabili.

A tal fine, in effetti, Regione Lombardia, in collaborazione con le associazioni datoriali e sindacali, ha predisposto Piani Mirati di Prevenzione per il Rischio di Stress da Calore in Agricoltura ed Edilizia.

L’ATS Brescia stessa ha sviluppato un apposito Piano (Piano Caldo 2025) per individuare le misure preventive rivolte alla popolazione più a rischio.

ATS Brescia fornisce diverse indicazioni operative per prevenire i rischi legati all’esposizione a temperature elevate durante le attività lavorative all’aperto, rivolte ai diversi attori coinvolti:

 

Indicazioni per le Aziende (Datori di Lavoro)

Le aziende devono adottare le seguenti misure preventive:

  • valutazione del Rischio: il Datore di lavoro, ai sensi dell’art. 181 del D. Lgs 81/08, deve valutare il rischio legato ai fattori microclimatici, in particolare per i lavori all’aperto in condizioni di caldo severo;
  • pianificazione degli orari di lavoro: è consigliato programmare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata, preferibilmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio.;
  • punti di Ristoro: È necessario allestire aree ombreggiate e rifornite di acqua fresca per consentire ai lavoratori di riposarsi e idratarsi regolarmente.
  • formazione: Le aziende devono fornire formazione specifica ai lavoratori sui rischi del caldo e sulle misure di prevenzione, inclusi i sintomi del colpo di calore e della disidratazione.
  • equipaggiamento: Le aziende dovrebbero fornire abbigliamento adeguato, come cappelli a tesa larga, occhiali da sole e abiti leggeri e traspiranti.

 

Indicazioni per i Lavoratori

I lavoratori devono attenersi a queste indicazioni per proteggere la propria salute:

  • Idratazione: è fondamentale bere acqua regolarmente, anche se non si ha sete. I lavoratori dovrebbero evitare bevande alcoliche e caffeina, che favoriscono la disidratazione;
  • Pausa Regolare: è consigliato fare pause frequenti in aree ombreggiate per ridurre l’esposizione diretta al sole;
  • Segnalazione dei Sintomi: I lavoratori devono riconoscere e segnalare immediatamente i sintomi di stress da calore, come vertigini, nausea, mal di testa, sudorazione eccessiva e crampi muscolari;
  • Abbigliamento Adeguato: È importante indossare abiti leggeri, traspiranti e di colore chiaro per riflettere il calore.

 

L’ATS Brescia ricorda, infine, di aver messo a disposizione ulteriori risorse sul proprio sito web alla pagina https://www.ats-brescia.it/piano-cal-2, ivi inclusi i bollettini meteorologici del Ministero della Salute e di ARPA Lombardia, oltre a materiale informativo

 

Ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per eventi meteo (caldo)

Ricordiamo, infine, che l’INPS ha fornito importanti chiarimenti sulle modalità di richiesta della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per eventi meteo legati al caldo.

Queste indicazioni sono di particolare rilevanza per il settore edile, data l’influenza che l’emergenza climatica può avere sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.

Il pensiero va al messaggio 26 luglio 2024, n. 2736, (v. Newsletter settimanale Ance Brescia – n. 26/2024 del 30 luglio 2024) alle cui considerazioni rimandiamo.

Di seguito, riassumiamo, comunque, a beneficio delle imprese, i punti principali relativi all’accesso alla CIGO per le alte temperature.

 

Temperature integrabili

La CIGO può essere riconosciuta se le temperature reali sono superiori ai 35°C, anche se è comunque possibile accedere alla CIGO anche in caso di temperature inferiori ai 35°C se la “temperatura percepita è più elevata di quella reale e crea disagio o pericolo per il lavoratore.

Il riferimento alla “temperatura percepita” si applica in particolare a lavorazioni all’aperto non proteggibili dal sole, o a quelle caratterizzate dall’uso di materiali o macchinari che producono calore. Rientra in questa casistica anche la necessità di utilizzare Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) come caschi o tute, che contribuiscono ad aumentare la percezione del calore.

Per le lavorazioni al chiuso, la CIGO è ammissibile se i sistemi di raffreddamento o ventilazione non possono essere utilizzati per motivi non imputabili al datore di lavoro o per circostanze imprevedibili5.

 

Importanza della Relazione Tecnica

La domanda di CIGO viene valutata non solo in base alla temperatura, ma anche alla tipologia di attività svolta e alle condizioni operative dei lavoratori.

È fondamentale predisporre una relazione tecnica dettagliata e completa che descriva le specifiche condizioni di lavoro, permettendo all’INPS di comprendere appieno il motivo dell’istanza aziendale.

Al riguardo, sottolineiamo come opportuna l’assistenza del Servizio sindacale di ANCE Brescia sia nella fase di analisi della situazione aziendale che nella fase di stesura della suddetta relazione tecnica, per una migliore aderenza della stessa alle indicazioni emanate dall’Istituto nel tempo.

 

CIGO in presenza di Ordinanze di Pubblica Autorità:

Ricordiamo che, qualora il cantiere fosse ubicato in territori in cui la locale Pubblica Autorità (es. la Regione) avesse emanato un provvedimento di limitazione delle attività produttive in determinate fasce orarie per contrastare le ondate di calore, i datori di lavoro potranno ricorrere alla CIGO per la causale “sospensione o riduzione dell’attività per ordine di pubblica autorità per cause non imputabili all’impresa o ai lavoratori“.

In questo caso, è essenziale indicare nella relazione tecnica gli estremi dell’ordinanza, senza, peraltro, doverne allegare il testo. L’intervento sarà autorizzato per i periodi e le fasce orarie specificate nel provvedimento.

Resta, comunque, possibile, ad avviso dell’Istituto, il riconoscimento della CIGO per le giornate interessate dall’evento meteo anche se comprese in periodi coperti da ordinanze. In tal caso, il datore di lavoro dovrà attestare nella relazione tecnica che l’attività è stata sospesa o ridotta a causa delle temperature elevate e riportare gli estremi dell’ordinanza8.

 

Stante la delicatezza della materia, che riguarda sia profili giuslavoristici sia aspetti connessi alla sicurezza dei luoghi di lavoro, torniamo a sottolineare l’opportunità di un confronto fra le imprese e il Servizio Sindacale di Ance Brescia, che è fin d’ora contattabile al recapito telefonico 030-399133.

 

Allegato: ATS Caldo 2025 01_01_03

Allegato 1 – Decreto n_343_18-06-2025_ Piano Caldo

Allegato 2 – indicazioni ondate di calore rl 2025


ANCE Brescia - Riproduzione e utilizzazione riservata ai sensi dell’art. 65 della Legge n. 633/1941