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30.10.2020 - lavori pubblici

AGCM – IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO SUL RATING DI LEGALITÀ

Sulla Gazzetta ufficiale n. 259 del 18/10/2020 è stata pubblicata la Delibera AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) 28 luglio 2020, n. 28361 recante “Regolamento attuativo in materia di rating di legalità”.

Il nuovo Regolamento attuativo in materia di rating di legalità è in vigore dal 20 ottobre. Per la sua stesura l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha tenuto conto delle osservazioni arrivate dagli stakeholder tramite la consultazione pubblica appositamente effettuata.

Tra le modifiche c’è l’estensione dell’ambito di applicazione dell’istituto, che consente l’accesso al rating anche ai soggetti iscritti soltanto al Repertorio Economico e Amministrativo. Inoltre, per rendere il rating sempre più rispondente agli obiettivi individuati dal legislatore, aumentano i requisiti di legalità dal punto di vista soggettivo e oggettivo.

In particolare, per valorizzare di più la natura premiale del rating, sono ricompresi tra i soggetti rilevanti anche gli amministratori della società controllante o della società o dell’ente che esercita attività di direzione e coordinamento sulla società che richiede l’istituto. Altra novità: ai reati già previsti dal Regolamento come ostativi al rilascio del rating, si aggiungono quelli di usura, di trasferimento fraudolento di valori e di bancarotta fraudolenta.

Ulteriori modifiche al Regolamento riguardano il suo adeguamento alla giurisprudenza intervenuta e la semplificazione e la chiarificazione del procedimento.  La piattaforma WebRating, attraverso la quale le società presentano per via telematica le domande di rating, è stata già aggiornata secondo le disposizioni del nuovo Regolamento.

Si ricorda che:
– l’art. 93, comma 7, del D. Leg.vo 50/2016, con riferimento alle garanzie per la partecipazione alle procedure, prevede che nei contratti di servizi e forniture, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30% per gli operatori economici in possesso del rating di legalità e rating di impresa;
– ai sensi dell’art. 95, comma 13, del D. Leg.vo 50/2016, con riferimento ai criteri di aggiudicazione degli appalti pubblici, le amministrazioni aggiudicatrici indicano nel bando di gara, nell’avviso o nell’invito, i criteri premiali che intendono applicare alla valutazione dell’offerta in relazione al maggior rating di legalità e di impresa dell’offerente (in proposito, si vedano anche le Linee guida n. 2 dell’ANAC, di cui alla Delib. ANAC 02/05/2018, n. 424, nonché la Sent. C. Stato 10/10/2019, n. 6907).

L’Autorità pubblica e mantiene costantemente aggiornato in un’apposita sezione del proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato o annullato, con la relativa decorrenza. Le iscrizioni relative alla revoca e all’annullamento permangono nell’elenco sino alla data di scadenza del rating ovvero, in ogni caso, per un periodo non inferiore a sei mesi.

Il nuovo regolamento sostituisce il precedente approvato con delibera dell’Autorità del 15 maggio 2018, n. 27165, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 28 maggio 2018, n. 122.

Che cos’è il rating di legalità?

Il rating di legalità è un indicatore che mira a premiare le aziende virtuose in materia di etica e di contrasto alla corruzione, attribuendo da una a tre stellette a seconda del numero di strumenti adottati dall’azienda per garantire la propria legalità.

Il sistema è gestito dall’AGCM che, a fronte della domanda da parte di un’impresa interessata ad ottenere il rating, ne valuta il possesso dei requisiti.

I vantaggi di possedere il rating di legalità sono molteplici, incluso quello di avere un maggior punteggio in caso di partecipazione a bandi pubblici dove spesso il rating di legalità è inserito tra i criteri premianti.

L’attribuzione del rating può essere richiesta dalle imprese (sia in forma individuale che societaria) che soddisfano cumulativamente i seguenti requisiti:

  • Avere una sede operativa in Italia;
  • Possedere un fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
  • Essere iscritte nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
  • Rispettare gli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento.

Le stellette attribuibili sono al massimo tre.

Il punteggio base (una stelletta) è attribuito quando l’azienda rispetta tutti i requisiti previsti all’articolo 2 del Regolamento.

Le successive stellette (fino ad un massimo di tre) vengono attribuite via via che l’impresa dimostra di possedere anche i requisiti aggiuntivi previsti all’articolo 3 del Regolamento come ad esempio:

  • L’adesione ai protocolli o alle intese di legalità finalizzati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata;
  • L’utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme di importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
  • L’iscrizione ad uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa istituiti ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (white list).

Per ogni requisito aggiuntivo posseduto, infatti, l’impresa riceve un punteggio aggiuntivo “+” e:

Nel caso di tre “+” si ottengono due stellette. Nel caso di sei “+” si ricevono tre stellette.

L’attribuzione del rating di legalità è gratuita, dura due anni e non comporta costi da parte dell’impresa.

È possibile reperire tutte le informazioni inerenti il rating di legalità, compreso l’elenco delle ditte iscritte, al seguente link https://www.agcm.it/competenze/rating-di-legalita/

 

In allegato:

AGcom – DELIBERA 28 luglio 2020

 

 

 


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