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Servizio Sindacale – dott. Francesco Zanelli - dott.ssa Sara Zoni
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29.10.2021 - lavoro

INPS – CONTROLLO AUTOMATIZZATO GREEN PASS IMPRESE CON PIU’ DI 50 DIPENDENTI – PROCEDURA “GREENPASS50+” – MESSAGGIO 21 OTTOBRE 2021, N. 3589

Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2021 è stato previsto, al fine di assicurare il più efficace ed efficiente processo di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 nell’ambito lavorativo pubblico e privato ai sensi degli articoli 9-quinquies e 9-septies del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, che il Ministero della salute rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni verdi in corso di validità del personale effettivamente in servizio, di cui è previsto l’accesso ai luoghi di lavoro, senza rivelare le ulteriori informazioni conservate, o comunque trattate, nell’ambito della Piattaforma nazionale-DGC.

Alla luce di tale previsione, l’INPS, con il messaggio 21 ottobre 2021, n. 3589 ha comunicato che per tutti i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, è stato messo a disposizione un nuovo servizio, denominato “Greeenpass50+”, pubblicato sul Portale istituzionale dell’Istituto, che interroga la PN-DGC come intermediario e consente la verifica asincrona del Certificato verde Covid-19 con riferimento all’elenco di codici fiscali dei propri dipendenti, noti all’Istituto al momento della richiesta.

Il servizio “Greenpass50+” è accessibile sul sito dell’Istituto:

– mediante la funzione di ricerca, digitando “Greenpass50+”,

– al percorso raggiungibile sul sito istituzionale www.inps.it: > Prestazioni e Servizi > Servizi, nell’elenco alfabetico dei servizi alla lettera “G”, – al percorso raggiungibile sul sito istituzionale www.inps.it: > Prestazioni e Servizi > Prestazioni, all’interno della scheda prestazione “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”, nell’elenco alfabetico alla lettera “A”.

Il servizio prevede, in particolare, 3 distinte fasi:

  • la prima, di accreditamento, in cui i datori del lavoro con più di 50 dipendenti, possono accreditare l’azienda al servizio di verifica del green-pass ed indicare i c.d. “Verificatori”, che verificheranno il possesso del green-pass. L’Istituto ha anticipato che in un rilascio successivo, a breve, sarà data la possibilità ai datori di lavoro di associare ad ogni verificatore un insieme definito di codici fiscali dei lavoratori per i quali verificare il possesso del green-pass;
  • la seconda, elaborativa, in cui l’INPS, automaticamente, accede alla Piattaforma Nazionale-DGC per il recupero dell’informazione del possesso del green-pass da parte dei dipendenti delle aziende che hanno aderito al servizio con riferimento alle denunce individuali trasmesse dalle medesime aziende, tramite i flussi UNIEMENS, e presenti nei sistemi dell’Istituto al momento dell’elaborazione, con riferimento alla matricola aziendale;
  • la terza, di verifica, in cui i “Verificatori” accedono al servizio per la verifica del possesso del green-pass dei dipendenti delle aziende accreditate, dopo aver selezionato i nominativi per i quali verificare il possesso del green-pass. I “Verificatori” selezionano solo il personale effettivamente in servizio, di cui è previsto l’accesso ai luoghi di lavoro ovvero escludono gli assenti dal servizio e i dipendenti in lavoro agile, e, esclusivamente per le posizioni selezionate, possono verificare il possesso del greenpass.

L’Istituto ha ricordato che, in base a quanto stabilito dal DPCM 12 ottobre 2021, le attività di verifica devono essere “effettuate esclusivamente nei confronti del personale effettivamente in servizio per cui è previsto l’accesso al luogo di lavoro nel giorno in cui è effettuata la verifica, escludendo i dipendenti assenti per specifiche causali (es. ferie, malattie, permessi) o che svolgano la prestazione lavorativa in modalità agile”.

Nel caso in cui, all’esito di tali verifiche, l’interessato non risulti in possesso di una Certificazione verde COVID-19 in corso di validità e quindi il sistema di rilevazione delle presenze non consenta l’accesso, lo stesso ha comunque “diritto di richiedere che la verifica della propria Certificazione verde COVID-19 sia nuovamente effettuata al momento dell’accesso al luogo di lavoro mediante l’applicazione mobile VerificaC19.

L’istituto chiarisce, infine, che, all’interno della procedura, è presente una guida all’utilizzo dell’applicazione.

ALLEGATO: Inps Messaggio n. 3589

 

 


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