Servizio Tributario - referente: rag. Enrico Massardi
Tel. 030.399133 - Email: enrico.massardi@ancebrescia.it
25.08.2025 - tributi

CONVERTITO IN LEGGE IL D.L. 95/2025 – EVENTI SISMICI E “110%” PER IL 2026 CON CESSIONE E SCONTO

Estensione del Superbonus al 110% anche per le spese sostenute nel 2026 per interventi sugli immobili interessati dagli eventi sismici in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria il 6 aprile 2009, oltre a quelli verificatisi dal 24 agosto 2016. Ciò sempre in caso di presentazione delle istanze di concessione dei contributi pubblici dal 30 marzo 2024, ed a condizione che il beneficio fiscale sia fruito mediante sconto in fattura e cessione del credito.

Per i territori del “cratere” sismico, quindi, il beneficio fiscale al 110% per il 2026 alle citate condizioni si applica anche agli interventi edilizi post eventi sismici del 6 aprile 2009.

Questa la modifica apportata dalla legge 118/2025 di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 30 giugno 2025, n.95.

Alla luce della conversione in legge del D.L. 95/2025, quindi, la proroga al 2026 del Superbonus al 110% opera per gli immobili interessati dagli eventi sismici in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria del 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016, e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza, in presenza di queste condizioni:

  • presentazione delle istanze o delle dichiarazioni a decorrere dal 30 marzo 2024;
  • pagamento delle spese nel 2026 di importo eccedente il contributo per la ricostruzione;
  • fruizione del Superbonus mediante l’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e per lo sconto in fattura.

A tal riguardo, il Fondo pari a 400 mln di euro, originariamente stanziato per il 2024 proprio per finanziare l’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e per lo sconto in fattura per gli interventi agevolabili viene rimodulato sul piano temporale, per consentire l’estensione al 2026 del termine di completamento degli interventi edilizi agevolabili, usufruendo della cessione e dello sconto in fattura (cfr. anche l’art.2, co.3-ter.1, del. D.L. 11/2023, convertito nella legge 38/2023).

Viene confermato che tale rimodulazione non interessa, invece, le ipotesi in cui i beneficiari abbiano rinunciato al contributo pubblico per la ricostruzione per usufruire del cd. Superbonus rafforzato (maggiorazione del 50% dei limiti di spesa agevolati), tenuto conto che lo stesso Fondo di 400 mln già non finanziava tale fattispecie.

In questo specifico caso, quindi, resta fermo che il beneficio fiscale è usufruibile solo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, e solo in forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi.

La proroga al 2026 riguarda, quindi, solo l’incentivo fiscale fruito sotto forma di sconto in fattura e cessione del credito, e non mediante la detrazione in dichiarazione dei redditi, che resta comunque ammissibile per le spese relative agli interventi edilizi di ripristino, eccedenti il contributo di ricostruzione, sostenute entro il 31 dicembre 2025.

Il D.L. 95/2025 non è, invece, intervenuto in merito a tutti gli altri territori colpiti da eventi sismici (cd. Regioni “extra cratere” – ad es. Molise, Campania, Emilia Romagna e Sicilia), per i quali il Superbonus al 110% rimane quindi confermato sino al 31 dicembre 2025.

Per questi, si ricorda che il DL 39/2024, convertito nella legge 67/2024, ha eliminato dal 30 marzo 2024 le opzioni per fruire del Superbonus nelle forme della cessione del credito o dello sconto in fattura, stanziando, al contempo, un Fondo con dotazione pari a 35 milioni di euro per il 2025 per finanziare gli interventi riguardanti immobili danneggiati dagli eventi sismici situati in tali zone (cfr. art.1-bis del medesimo D.L. e DPCM attuativo 24 aprile 2025, ma atto di riparto del fondo non ancora emanato).

Sul tema, l’ANCE è intervenuta nella fase di discussione parlamentare per la conversione in legge del D.L. medesimo, per evidenziare che la mancata proroga del 110% per i territori extra cratere rischia di produrre effetti discriminatori profondi nell’ambito della tutela del territorio e del diritto alla ricostruzione post-sismica, tenuto conto anche del fatto che il suddetto Fondo stanziato dal DL 39/2024 – legge 67/2024 non è ancora del tutto operativo.

In merito, grazie anche all’azione dell’ANCE, è stato accolto alla Camera uno specifico Ordine del Giorno (n.9/2551/23 – seduta del 5 agosto scorso) che impegna il Governo “a valutare l’opportunità di adottare misure volte a rafforzare il sostegno alla ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi, assicurando coerenza e continuità tra le diverse aree interessate e favorendo l’efficace utilizzo delle risorse disponibili”.


ANCE Brescia - Riproduzione e utilizzazione riservata ai sensi dell’art. 65 della Legge n. 633/1941