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01.05.1998 - urbanistica

TEMPI E MODALITA’ DI RILASCIO DELLE CONCESSIONI EDILIZIE DEL COMUNE DI BRESCIA

TEMPI E MODALITA’ DI RILASCIO DELLE CONCESSIONI EDILIZIE DEL COMUNE DI BRESCIA TEMPI E MODALITA’ DI RILASCIO DELLE CONCESSIONI EDILIZIE DEL COMUNE DI BRESCIA

Si ritiene opportuno riprodurre il testo pervenuto all’indirizzo del Collegio Costruttori da parte del comune di Brescia, Settore urbanistica ed edilizia privata, in ordine al tema dei tempi e delle modalità di rilascio delle concessioni edilizie.
Questo il testo della comunicazione.
Abbiamo purtroppo registrato come, da un certo tempo a questa parte, i tempi di rilascio dei vari atti autorizzativi edilizi registrino un prolungamento  che, se può trovare giustificazioni  di varia natura, non deve esimere gli uffici da uno sforzo  per ricondurre la propria azione entro i limiti temporali posti dalla legge.
Ci siamo quindi preoccupati di riconsiderare i modi organizzativi interni allo scopo di fornire un servizio più qualificato agli utenti e di ridurre i tempi di istruttoria e di rilascio. Il nuovo sistema, che partirànei prossimi giorni, prevede:
· una modesta gerarchizzazione interna;
· la creazione di due gruppi di lavoro distinti per ambiti territoriali o per tipologia di intervento;
· l’unificazione in capo ad un solo tecnico dell’attività di istruttoria edilizia e di liquidazione degli oneri della singola pratica;
· l’introduzione di forme di controllo qualitativo e quantitativo sull’operato dei tecnici istruttori;
· l’assegnazione di poche e qualificate persone al rapporto con il pubblico, per la parte interpretativa e preliminare, anche per dare maggiore certezza di informazione;
· la responsabilizzazione di un solo tecnico interno per tutto l’iter della pratica, dalla richiesta e sollecitazione dei pareri sino alla liquidazione degli oneri (evitando la sovrapposizione di interventi che presuppongono un nuovo esame della pratica).
Le istanze saranno esaminate, salvo casi di particolare urgenza, in ordine cronologico di presentazione e mano a mano che saranno complete dei pareri richiesti; a tal fine le istanze di riesame a seguito di diniego, consistenti in nuovi progetti, saranno datate a far tempo dalla presentazione dei nuovi elaborati.
Questi obiettivi possono essere perseguiti solo con la collaborazione dei professionisti esterni, che vanno però aiutati nel loro lavoro; pertanto allo scopo di rendere preventivamente nota ai professionisti (ma anche ai nostri tecnici) la composita e variegata situazione circa la documentazione da presentare abbiamo predisposto  le allegate schede, che cercano di riassumere i casi possibili, pur con l’evidente difficoltà di ricomprendere il tutto in una semplice scheda.
In un primo tempo probabilmente avremo un qualche disagio per l’adattamento della struttura e per la formazione del personale, ma confidiamo di riuscire in un arco temporale abbastanza contenuto a migliorare sensibilmente il livello del nostro servizio. Perché questo accada, oltre al nostro impegno, è utile la collaborazione da parte dei professionisti che debbono rapportarsi con correttezza e scrupolosità, cosa che del resto accade in massima parte dei casi.
Analoghe iniziative intendiamo assumere anche la formazione dei piani attuativi, almeno per quanto attiene l’istruttoria da parte degli uffici e gli adempimenti formali successivi alle approvazioni da parte degli organi elettivi.
In proposito vi anticipiamo che abbiamo avviato una riflessione sui possibili utilizzi di Internet, per la messa a disposizione dei materiali documentali e modelli, per le risposte ai quesiti, per la trasmissione di documenti e, una volta risolte le questioni della firma elettronica, anche per la richiesta e la formazione di atti; inoltre stiamo per porre in vendita nel formato DXF del rilievo fotogrammetrico 1996, in modo che possa essere opportunamente utilizzato da parte dei professionisti per le loro progettazioni e per la documentazione da presentare a corredo delle istanze.
Confidiamo quindi nella vostra disponibilità, del resto già assicurata nel passato, pregandovi di far pervenire ad ogni vostro iscritto copia delle allegate schede, e vi manifestiamo il nostro interesse ad avviare con le vostre organizzazioni un confronto costruttivo per cercare i modi di un ulteriore miglioramento della nostra attività, anche in relazione ai provvedimenti che l’Amministrazione Comunale intenderà assumere in ordine al nuovo P.R.G., la cui presentazione è prevista entro il prossimo mese di luglio.
Distinti saluti.
Ing. Giorgio Testi dr.Roberto Moreni

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E CONTENUTI DEI DOCUMENTI DA PRODURRE AL SETTORE EDILIZIA E URBANISTICA DEL COMUNE DI BRESCIA PER IL RILASCIO DI CONCESSIONI EDILIZIE ED AUTORIZZAZIONI EDILIZIE.              

          La documentazione di seguito elencata deve essere presentata all’Ufficio Accettazione Progetti in quattro copie; è facoltà dell’ufficio richiedere altre copie qualora fosse necessario per la richiesta di pareri a più di 3 uffici. La documentazione deve risultare del tutto ed inequivocabilmente adeguata per consentire all’ufficio la valutazione dell’intervento.
Documenti e dichiarazioni inerenti la titolarità del richiedente e la situazione giuridica dell’immobile.
1)  Domanda in bollo redatta su apposito modulo, disponibile presso il Settore Edilizia Privata, e debitamente compilata;
2)  Fotocopia del titolo del diritto personale di godimento (locazione, comodato) con il consenso firmato del proprietario su tutti gli elaborati di progetto;
3)  Elenco dei comproprietari, se il bene oggetto dell’intervento è in comunione, e relativo consenso su tutti gli elaborati di progetto; ovvero, nel caso di condominio estratto del verbale di assemblea che autorizza l’esecuzione delle opere, con lettera di trasmissione dell’amministratore;
 4) Eventuale indicazione dei precedenti autorizzativi rilasciati dal Comune qualora fosse ritenuto utile per la più consona rappresentazione dell’intervento.

Elaborati tecnici generali
1. Estratto di mappa conforme a quello depositato presso il Catasto di Brescia;
2. Estratto di P.R.G. rilasciato dall’Ufficio Cartografico, con evidenziata l’area di intervento;
3. Aereofotogrammetrico aggiornato all’ultimo volo, con evidenziata l’area di intervento;
4. Documentazione fotografica di insieme e/o particolare in relazione all’intervento (nel caso di fabbricato ubicato nella zona A n. 2 copie)
5. Relazione tecnica di progetto dettagliata;

Elaborati di rilievo
Gli elaborati debbono essere rappresentativi rispetto alle attività edilizie che si intende intraprendere; di seguito si riporta un elenco della documentazione possibile, i progettisti dovranno presentare gli elaborati necessari e sufficienti per dare adeguata e completa rappresentazione dell’intervento.
1)Planimetria generale di rilievo del lotto e dell’area circostante, in scala 1:200 o 1:100, con inseriti:
* il limite di proprietà;
* le costruzioni esistenti debitamente quotate, i manufatti presenti (ad es. marciapiedi, recinzioni, parcheggi, ecc..) e le alberature indicate per tipologie e dimensioni;
* le dimensioni del lotto e dei fabbricati;
* lo schema di calcolo analitico della superficie del lotto, della superficie coperta, dei volumi e della s.l.p. di rilievo  (nei casi di nuove costruzioni, ampliamenti, cambi di destinazione);
2) Piante di rilievo riportanti:
* le dimensioni interne ed esterne del fabbricato;
* le destinazioni d’uso dei locali debitamente dimostrate;
* le superfici ed i R.A.I. di ogni singolo locale;
* l’accesso alle singole unità immobiliari con la relativa numerazione;
3) Prospetti di rilievo delle quattro facciate (con indicati i materiali di finitura per i fabbricati ricadenti in zona A);
4) Sezioni di rilievo complete delle altezze interne dei singoli piani, lo spessore delle solette, la quota in altezza in prossimità della linea di colmo e di gronda, la quota progressiva di ogni piano in relazione alla quota zero di riferimento, con l’indicazione della tipologia dei materiali costituenti i solai piani ed inclinati per le zone A.

Elaborati di progetto
1) Planimetria generale di progetto del lotto e dell’area circostante, in scala 1:200 o 1:100, con   inserite:
* le dimensioni del lotto e dei fabbricati;
* le distanze dai confini, i distacchi dai fabbricati, anche quelli esterni al lotto di proprietà; 
 le fasce di arretramento stradali, fluviali, ferroviarie e da elettrodotto, ecc.;
* le quote altimetriche di progetto (nel caso di terreni irregolari e collinari);
* le altezze dei fabbricati circostanti;
* le dimensioni delle aree destinate a verde profondo;
* lo schema di calcolo analitico della superficie del lotto, della superficie coperta, dei volumi virtuali e della s.l.p. di progetto e del verde profondo per la verifica degli indici di zona;
2) Piante di progetto riportanti:
* le destinazioni d’uso di tutti i locali;
* le superfici dei locali con i relativi R.A.I.;
* l’accesso alle singole unità immobiliari che, se superiori ad una, dovranno essere numerate;
* le dimensioni interne ed esterne dei locali e del fabbricato;
* le canne fumarie e/o di esalazione con progetto e calcolo se condominiali;
* pianta del tetto con la posizione dei comignoli;
3) Prospetti di progetto delle quattro facciate (con l’indicazione dei materiali di finitura per i fabbricati ricadenti in zona A);
4) Sezioni di progetto in numero sufficiente e rappresentative dell’intervento comprendenti parte del terreno circostante con indicate le quote esterne in prossimità della linea di colmo e di gronda, le altezze dei locali, gli spessori dei solai piani ed inclinati, con l’indicazione dei materiali da usarsi, e le quote interne progressive di ogni piano in relazione alla quota zero di riferimento;
5) Planimetria di progetto con indicato lo schema fognario preventivamente vistato dall’ASM indicante il recapito finale e la rete fognaria interna al lotto;
6) Planimetria riportante la dimensione delle aree esterne e spazi interni al fabbricato adibiti a pertinenze, secondo la L. 122/89 ed in ottemperanza all’art. 12 N.A., con allegato schema di calcolo analitico;
7) Calcolo analitico dell’altezza media ponderale con allegata dimostrazione grafica per il recupero dei sottotetti con la L. R. 15/96;
8) Calcolo dei volumi di progetto dei singoli vani.

Elaborati di sovrapposizione (nel caso di interventi sull’esistente):
1)  Planimetria (in scala 1:200), piante, prospetti e sezioni di confronto atte a rappresentare l’intervento secondo i seguenti colori:
* giallo per le demolizioni;
* rosso per le costruzioni;
* verde per le mancate demolizioni rispetto all’ultima variante;
* azzurro per le mancate costruzioni rispetto all’ultima variante;

Eventuali ulteriori allegati in relazione al tipo di intervento:
1)  Elaborati grafici, relazione tecnica e dichiarazione di conformità per l’abbattimento delle barriere architettoniche secondo le leggi 13/89 e L. R. 6/89 (accessibilità, adattabilità, visitabilità);
2)  Progetto impianti  ai sensi della L. 46/90, da presentare prima del rilascio della concessione, oppure dichiarazione del progettista sulla non necessità;
3)  L. 10/91 da presentare prima del rilascio della concessione;
4)  Piano di impatto acustico secondo l’art. 8 della  L. 26.10.1995, n. 447;
5)  Prospetto per la definizione della classe dell’edificio con annessa tabella delle superfici utili e non residenziali delle singole unità immobiliari, ai fini della determinazione del contributo sul costo di costruzione;
6)  Computo metrico estimativo per gli interventi di ristrutturazione nonché per gli interventi di nuova costruzione con destinazione terziaria;
7)  Atto notarile registrato e trascritto, contenente il consenso del confinante, per costruzione a confine o a distanza inferiore a quella stabilita per ogni singola zona;
8)  Parere dei Vigili del Fuoco oppure dichiarazione, resa dal progettista, di attività non soggetta.

SI PRECISA ULTERIORMENTE CHE:
1) gli elaborati di rilievo, progetto e sovrapposizione (piante, prospetti e sezioni) devono essere rappresentati secondo le seguenti scale:
* 1:50 per le zone A1, A2, ed E per fabbricati di rilievo storico;
* 1:100 per le zone B, C, D, E, F ecc. ..;
2)  nel caso di vincolo idrogeologico dovranno essere prodotte ulteriori quattro copie;
3)  nel caso di vincolo ambientale ex L. 1497/39 e L. 431/89, dovrà essere presentata la documentazione integrativa di cui all’allegato A seguendo lo schema predisposto;
4)  nel caso di vincolo monumentale ex L. 1089/39 è necessario allegare il parere della competente Soprintendenza ai Beni Architettonici, completo degli elaborati timbrati;
5)  le domande e gli elaborati tecnici devono essere firmati e timbrati dal progettista e firmati dal committente o dai committenti;
* nel caso di interventi di recupero edilizio l’ufficio si riserva di richiedere copia delle schede catastali dell’impianto con allegato foglio di partita catastale.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E CONTENUTI DEI DOCUMENTI DA INOLTRARE AL SETTORE EDILIZIA PRIVATA  E URBANISTICA DEL COMUNE DI BRESCIA PER L’ESAME DELLE PRATICHE SOGGETTE A VINCOLO PAESISTICO (L. 1497/39 E L. 431/85) SUBDELEGATE AL COMUNE EX L. R. 18/97               
PREMESSA :
La L. R. n. 18/97 ha disposto in relazione al riordino delle competenze ed alla semplificazione delle procedure in materia di tutela dei beni ambientali e di piani paesistici, specificando gli ambiti di applicazione della subdelega ai Comuni.
I criteri esplicativi della predetta legge sono stati pubblicati nel B.U.R.L. del 17.10.1997 (3° suppl. straord. al n. 42); la normativa si applica alle pratiche presentate dopo tale data.
1) La L. R. si applica, per le aree sottoposte a vincolo paesaggistico previsto dalla L. 431/85 (c. d. L. Galasso, istitutiva di un vincolo “automatico”), relativamente a tutti gli interventi di trasformazione del territorio operati dopo il 17.10.1997.
2) Con riferimento alle aree sottoposte a vincolo paesaggistico mediante specifico provvedimento amministrativo (L. 1497/39) la subdelega ai Comuni opera dal 17.10.1997 per i seguenti interventi (art. 16 L. R. 18/97):
· interventi previsti dall’art. 31, lett. a), b), c), d) L. 457/1978, ivi compresi gli ampliamenti di qualunque dimensione;
· posa in opera di cartelli o altri mezzi di pubblicità, ai sensi dell’art. 14, c. I, L. 1497/39;
· posa di condotte fognarie, di condotte idriche, di linee elettriche a tensione non superiore a 15.000 volts nonché di reti di distribuzione di servizi comunali;
· recinzioni;
· interventi previsti in piani attuativi approvati dalla Regine ai sensi degli artt. 3 o 5 L. R. 14/1984 ovvero dal Comune ai sensi dell’art. 4 L. R. 14/1984;
· opere interrate totalmente o anche parzialmente, purchè le parti emergenti, funzionalmente collegate alla parte interrata, abbiano un’altezza non superiore a mt. 2,50;
· interventi di manutenzione o di integrazione del patrimonio arboreo esistente o di sua sostituzione con elementi arborei della stessa essenza, esclusi quelli da effettuarsi nei boschi.
Per gli interventi di nuova costruzione, la L. R. 18/97 si applicherà alle istanze presentate dopo l’approvazione dei piani territoriali di coordinamento provinciali con valenza paesistica, o, per i territori compresi nei parchi, dopo l’approvazione dei relativi piani territoriali di coordinamento con contenuti paesistici o sino all’approvazione dei criteri di gestione o di revisione dei vincoli paesaggistici imposti con specifico provvedimento amministrativo, e comunque, indipendentemente dall’approvazione dei predetti piani od atti, dal termine di un anno dall’entrata in vigore della nuova legge, ossia non oltre il 28.6.1998.
Ai fini di una precisa istruttoria della pratica da eseguirsi ad opera degli uffici comunali preposti, ed allo scopo di consentire agli esperti in materia di tutela paesistico-ambientale nominati in seno alla Commissione Edilizia la completa valutazione dei vincoli  paesistici, si invitano i Sigg.ri Progettisti a presentare la documentazione di cui all’allegato “A”, necessaria per le finalità sopra esposte, in cinque fascicoli completi del modulo di presentazione in bollo (cartellina azzurra + quattro fotocopie) e l’allegato ”C”, sottoscritto dal Progettista, indicante i documenti prodotti.
La documentazione deve essere presentata ai tecnici dell’Ufficio Accettazione Progetti, per il visto di competenza. Si precisa che la mancanza anche di uno solo tra i documenti richiesti comporterà la irricevibilità dell’istanza, da parte dei tecnici comunali, per incompletezza della documentazione.
Successivamente la pratica deve essere inoltrata all’Ufficio Bollettazione con le relative ricevute di versamento (diritti sanitari e diritti di sopralluogo) per il rilascio della bolletta.
Qualora in sede di istruttoria i documenti, che il Progettista ha dichiarato essere allegati alla pratica, risultino mancanti oppure incompleti nei contenuti, la pratica, non essendo idonea né per l’istruttoria, né per l’esame in Commissione Edilizia, verrà rigettata.

ISTANZA PER IL RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE PAESISTICA
               
Decorsi 60 giorni dalla data di presentazione della pratica all’Ufficio Bollettazione, ad integrazione della stessa deve essere avanzata formale istanza per il rilascio della autorizzazione paesistica ai sensi dell’art. 7 L. 1497/39, subdelegata al Comune ai sensi della L. R. 18/97, secondo il modello allegato (allegato C)  con la specifica indicazione del vincolo insistente sull’area.
In caso di mancata presentazione della predetta istanza nei successivi 30 giorni, non potrà essere rilasciato né il provvedimento di autorizzazione paesistica, né il provvedimento concessorio.

ALLEGATO A

ELENCO E CONTENUTI DEI  DOCUMENTI DA PRESENTARE     

a) Elaborati per la rappresentazione dello stato di fatto:

1. Planimetria quotata nella scala 1:2000 o 1:1000 in relazione alla dimensione e localizzazione dell’intervento, con individuazione degli elementi costitutivi e rappresentativi del paesaggio che si ritenga utile considerare.
2. Fotopiano oppure aereofotogrammetrico in scala 1:2000.
3. Documentazione fotografica che rappresenti da più punti di vista, in modo panoramico, l’edificio e l’area oggetto dell’intervento con allegata planimetria indicante i punti di ripresa fotografica.
4. Rilievo dello stato di fatto dell’edificio o di altri manufatti (piante e coperture, prospetti e sezioni significative in scala 1:50 per le zone A, e 1:100 per tutte le altre zone) sui quali si intenda intervenire, descrittivo anche delle caratteristiche di finitura originali (quali, ad esempio, il tipo di intonaco, di pitturazione delle superfici, di trattamento delle opere metalliche e lignee, dei materiali di gronda e di copertura, ecc.).
5. Piano quotato (planimetria con indicate le quote altimetriche significative) almeno in scala 1:200 comprendente le specie vegetali presenti relazionato alla più vicina sede stradale; nel caso di territorio in declivo il progetto sarà corredato da una o più sezioni quotate estese a tutto il territorio  oggetto dell’intervento, sede stradale ed edifici circostanti; nello stesso elaborato saranno indicati i movimenti di terra previsti in scavo e riporto nonché le opere di contenimento delle terre.
6. Eventuali studi, indagini e rilievi specialistici in funzione del tipo di trasformazione:
6.1 indagini geologiche (per interventi che prevedono costruzioni interrate, movimenti di terreno, opere idrauliche e di regimentazione delle acque);
6.2 ricerche storiche (per interventi che interessano edifici costruiti anteriormente all’anno 1920);
6.3 indagine sulla vegetazione (per interventi volti a modificare l’assetto arboreo ed erbaceo dell’area);

b) Elaborati di progetto:

1. Planimetria con l’inserimento ambientale del progetto (in scala 1:200);
2. Piante, prospetti e sezioni significative:
2.1 in scala 1:50 per gli edifici in zona A;
2.2 in scala 1:100 per quelli delle altre zone;
2.3 in scala superiore per interventi, non inerenti a fabbricati, di maggiore estensione territoriale;
3. Particolari costruttivi significativi in scala 1:20 (ad es. cornicioni, balconate, ringhiere, gronde, ecc.) con l’indicazione dei materiali di impiego, dei relativi colori (campionati), dei sistemi costruttivi e delle essenze impiegate;
4. Documentazione fotografica di progetto:
4.1ripresa fotografica della simulazione in loco dell’opera progettata (mediante paline o altro  metodo di rappresentazione reale dell’ingombro) per nuove costruzioni e per interventi che prevedono movimenti di terra;
4.2 fotomontaggio che  evidenzi l’inserimento nel contesto paesistico dell’opera progettata per gli interventi sull’esistente;
5. Rappresentazione prospettica o assonometrica dell’intervento per le nuove costruzioni e per le ristrutturazioni integrali;
6. Relazione tecnica contenente tutti gli elementi descrittivi che consentono di valutare l’intervento proposto in relazione al paesaggio e al vincolo insistente sull’area.


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